L’edizione 2017 prenderà il via giovedì 20 aprile con conclusione prevista domenica 23. Tra le tappe anche Taormina e Capo d'Orlando.
La corsa automobilistica più antica al mondo raggiunge la 101esima edizione. Nata nel 1906 da un’idea di Vincenzo Florio, esponente di spicco della Palermo dell’epoca e grande appassionato di auto, l’edizione 2017 prenderà il via giovedì 20 aprile con conclusione prevista domenica 23 aprile. La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà in piazza Verdi, a Palermo, poi tutti verso Giardini Naxos, Taormina (prima tappa), Forza d’Agrò, Savoca, Francavilla di Sicilia, Novara di Sicilia, Brolo, Capo d’Orlando, Santo Stefano di Camastra, Castel di Tusa, Cefalù, Monreale, Castellamare del Golfo, Segesta, le prove all’interno dello storico circuito delle Madonie e il ritorno a Palermo.
Non mancano le manifestazioni a contorno della gara agonistica. Quest’anno sono previsti il Ferrari Tribute, il Campionato italiano rally, il Campionato italiano historic rally e la Targa Florio Classic. La gara classica da sempre nota in Sicilia e non solo come “a Cursa”, competizione di regolarità storica di cui Aci Palermo e Aci Storico sono gli organizzatori, conta un totale di ben 210 iscritti.
Tra i protagonisti si possono menzionare Arturo Merzario, ex pilota di Formula Uno che tirò fuori dall’auto in fiamme Niki Lauda salvandogli la vita nel 1976, “O professore” Nino Vaccarella, campione storico della Targa Florio ed ex pilota Ferrari, Muhtar Kent, presidente di Coca Cola, John Elkann, Jean Todt e Ciccio Liberto, calzolaio palermitano che ha realizzato le scarpe da corsa dei più grandi piloti come Mario Andretti, Niki Lauda, Gerald Larousse, Sandro Numari, Vic Elford e Clay Regazzoni.
Per la Targa Florio Rally Internazionale di Sicilia, terza prova del Campionato italiano rally, gli iscritti sono 41. Su tutti spicca il nove volte campione italiano Paolo Andreucci, affiancato come sempre dalla moglie Anna Andreussi a bordo della Peugeot 208 T16 ufficiale, i cui avversari principali saranno quasi certamente Simone Campedelli, Umberto Scandola e Andrea Cucita.