Movida a Messina, respinto dal Tar il ricorso dell'associazione Centro Storico

Movida a Messina, respinto dal Tar il ricorso dell’associazione Centro Storico

Redazione

Movida a Messina, respinto dal Tar il ricorso dell’associazione Centro Storico

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martedì 19 Marzo 2024 - 16:41

L'obiettivo era quello di annullare l'ordinanza sindacale del maggio scorso

Il Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso per l’annullamento dell’ordinanza sindacale n. 105 del maggio scorso, proposto dall’associazione Centro Storico di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore Anthony Greco, rappresentato e difeso dall’avv. Rosaria Filloramo contro il Comune di Messina rappresentato e difeso dall’avv. Fabrizio Cristadoro.

“Il Tribunale Amministrativo Regionale sezione staccato di Catania – si legge nel dispositivo della sentenza – dichiara inammissibile il ricorso per difetto di legittimazione processuale attiva”. Il difetto di legittimazione attiva è ravvisato nella misura in cui il diritto vantato in giudizio non appartiene all’attore.
Difatti, non è stata riconosciuta alcuna legittimazione processuale attiva all’associazione all’impugnazione dell’ordinanza n.105/2023, in quanto il provvedimento impugnato è stato adottato dal sindaco sulla base di segnalazioni ricevute dai residenti delle zone rivierasche della città, in particolare la riviera nord dove insistono i lidi balneari; e dunque non ha riguardato problematiche della zona del centro storico, zona che rientra negli obiettivi di difesa e tutela dell’associazione.

“Siamo soddisfatti della decisione del Tar – commentano il sindaco Federico Basile e l’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro – poiché in linea con le soluzioni ottimali che attraverso le ordinanze della cosiddetta movida estiva, adottiamo per garantire sia il riposo e la quiete pubblica che offrire la possibilità ai nostri giovani e ai turisti presenti in città di fruire nel periodo estivo della nostra riviera, fatta non solo di musica e di divertimento ma anche di natura e paesaggio unici, ponendo tutti gli accorgimenti e le limitazioni indispensabili per lo svago al fine di evitare  che i giovani vadano altrove in cerca di divertimento. Il nostro obiettivo è quello di promuovere la crescita di Messina, nel rispetto sempre della vivibilità e della sicurezza urbana, prevenire condotte illecite e conciliare esigenze di tranquillità e riposo con i differenti interessi di tutela dell’attività di impresa e di sostegno alle attività commerciali e turistiche del nostro territorio”

La posizione dell’associazione

“Il ricorso è stato dichiarato inammissibile (e non respinto) per difetto di legittimazione processuale attiva” in quanto il nostro Statuto prevede azioni di tutela nel Centro Storico e non nella zona rivierasca della città, oggetto della ordinanza n. 105/2023 impugnata. Noi abbiamo tentato di difendere nostri associati della zona nord vittime di locali non autorizzati al ballo che con il loro volume altissimo hanno disturbato i sonni e la tranquillità degli stessi addirittura con abitazioni a centinaia di metri. Inoltre al momento del giudizio l’ordinanza era scaduta. Non si è quindi assolutamente discusso sul merito del ricorso presentato.

Il comunicato stampa (ad opera del Comune di Messina?) che spaccia per vittoria una sentenza che lascia impregiudicata la questione di merito è artatamente diffuso per tutelare un’operato su cui nessuna Autorità si è espressa favorevolmente. Strumentale quindi la soddisfazione del sindaco Federico Basile e dell’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro sulla decisione del Tar come se lo stesso avesse giudicato nel merito: ma abbiamo dimostrato che non è così. Scorretto mettersi le medaglie al petto su un ricorso che è stato giudicato solo inammissibile. Ricordiamo la nostra partecipazione attiva nel Coordinamento Nazionale no Degrado e Malamovida che intraprende azioni in ambito nazionale ed al quale aderiamo insieme a 60 associazioni italiane”.

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3 commenti

  1. Luigi raffaele 19 Marzo 2024 19:49

    Molto bene, i residenti sappiano che estate prossima uguale inferno, residenti centro storici da eliminare fisicamente

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  2. Semplicemente, se voglio vivere isolato, nel silenzio, vado a vivere nel piccolo paesino di montagna. Se scelgo di vivere nel centro o nella riviera di una grande città, non posso pretendere che centinaia di migliaia di cittadini e decine di migliaia di giovani si adeguano alle mie esigenze.

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  3. Totonno 1955 grazie per aver definito BUDDACILANDIA grande città con centinaia di migliaia di Cittadini e decine di migliaia di giovani…….ma dove vive?????

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