Movida. "Il nostro diritto al riposo viene negato e le istituzioni non ci aiutano"

Movida. “Il nostro diritto al riposo viene negato e le istituzioni non ci aiutano”

Autore Esterno

Movida. “Il nostro diritto al riposo viene negato e le istituzioni non ci aiutano”

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venerdì 05 Maggio 2023 - 09:00

Sulla necessità di una regolamentazione più efficace la lettera di un gruppo di residenti della riviera nord e della via Panoramica area Paradiso

MESSINA – Sul tema movida e sulla necessità di una regolamentazione riceviamo e pubblichiamo una lettera di un gruppo di residenti della riviera nord e della via Panoramica area Paradiso.

Una bizzarra primavera ha allontanato il pensiero dell’estate, in realtà ormai imminente. La lettura dei giornali con la nuova ordinanza n. 67 del 18/04/2023 ha fatto ripiombare i residenti della riviera nord e della Panoramica nell’incubo della movida estiva. Di certo non tranquillizza il pur lodevole intento del sindaco Basile di regolamentare le attività dei locali per avere una “movida sostenibile”.

Come già fatto notare con comunicato stampa dall’associazione Messina Centro, la cessazione delle emissioni sonore, prevista alle ore 01:00, nei giorni di venerdì e sabato, non rispetta l’orario di legge nazionale fissato alle ore 00:00.
Inoltre, il venerdì e il sabato, le emissioni sonore dei locali concesse fino alle ore 01:00 ammettono anche una tolleranza di 20 minuti per abbassare il volume e fare sfollare i locali, quando per legge ciò dovrebbe avvenire entro la mezzanotte e non oltre.

Le denunce e gli esposti

Noi normali e comuni cittadini siamo decisamente sfiduciati dopo gli esposti alla Procura della Repubblica presentati dai residenti della riviera nord e della via Panoramica (esposti tutti archiviati) e le denunce e gli esposti presentati anche al comandante della polizia municipale, al comandante dei carabinieri, al sindaco e al questore.
Questi infatti, non hanno avuto neanche un cenno di riscontro e non hanno garantito e ristabilito il rispetto del diritto dei cittadini alla quiete, condizione fondamentale della salute pubblica, diritto sancito indiscutibilmente dalla vigente normativa nazionale. Nei fatti, questo diritto viene sacrificato in funzione degli interessi di una sola categoria lavorativa.
Anche noi lavoriamo e al mattino dobbiamo essere in condizione di svolgere le nostre attività. Di certo dobbiamo lavorare tutti e trovare una possibile convivenza. Le soluzioni ci devono essere se nulla di tutto ciò accade sulla riviera romagnola, su quella ligure o toscana, dove dopo la mezzanotte tutto tace.
È normale che ci sia una discoteca in zona che, anche senza le rilevazioni dell’Arpa, supera indiscutibilmente i decibel consentiti?
Inoltre ci viene detto: ma i giovani altrimenti vanno altrove con il rischio di incidenti autostradali. A nostro avviso il rischio è uguale, considerato lo stato in cui li vediamo uscire dai locali per poi mettersi subito alla guida. Un’ultima nota da parte degli amici a quattro zampe: ma i fuochi d’artificio perché?
I residenti della riviera nord e della via Panoramica area Paradiso

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18 commenti

  1. Tutto si può discutere e tante possono essere le opinioni sulla questione. Ma un fatto è incontrovertibile: i fuochi d’artificio che fioccano ogni sera in diverse parti dei litorali sono uno scandalo, di una rumorosità insopportabile, fatti da cafoni senza ritegno, e anche pericolosi, perchè non mi si venga a dire che sono controllati e certificati!

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  2. Le istituzioni devono aiutare i commercianti, non i cittadini, è possibile che non lo avete ancora capito? A Messina i cittadini valgono meno di un cane.

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  3. Antonio Greco 5 Maggio 2023 16:58

    Buonasera, unitevi a noi che stiamo impugnando – come già annunciato – l’ordinanza che ha diverse cose che non vanno bene, non solo gli orari. Associazione Centro Storico Messina

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  4. Assoluatamente condivisibile

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  5. Letteria camuri 5 Maggio 2023 17:52

    Assolutamente condivisibile

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  6. Sono d’accordo con i residenti

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  7. L’articolo è la sacra santa verità, la scorsa estate è stata infernale da dimenticare e mi auguro che quest anno si trovino delle soluzioni più civili.

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  8. roberto mento 5 Maggio 2023 18:39

    Davvero incredibile e deprimente. Queste discoteche all’aperto, che superano peraltro di gran lunga tutti i limiti consentiti in fatto di volume di emissioni sonore, hanno negli ultimi anni rovinato la vita non solo agli abitanti della zona, quelli che ci vivono tutto l’ anno, ma anche a quelli come me che ci tornano per poche settimane durante l’estate, e che sceglieranno d’ora in avanti o di evitare Messina come la peste, o di evitare comunque di alloggiare in quella bellissima zona. Ovviamente da escludere nel modo più assoluto che qualcuno abbia interesse a fare dei favori a chi gestisce questi locali… o no (?!?).

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  9. Purtroppo, il sopraggiungere del clima estivo, per gli abitanti del Villaggio Paradiso, sarà un incubo. L’anno scorso, fino alle 3 del mattino, la musica e le urla dei clienti delle discoteche impedivano il sonno. In più, dopo la chiusura, schiamazzi, moto e auto impazzite e dalle 3:30 si poteva (forse) avere un po’ di silenzio. Anch’io mi sono divertita in gioventù, allora si andava fuori città, ma le discoteche erano insonorizzate e non disturbavano il vicinato.
    Cosa ci attenderà la prossima estate?

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  10. Maria Rita Caputo 5 Maggio 2023 18:57

    Viviamo con l’incubo della movida:ci addormentiamo quando albeggia e poi dobbiamo andare al lavoro. Ci attendiamo rispetto e regolamenti civili.

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  11. Dormire è impossibile da noi in estate! Che gli amministratori della città provvedano facendo rispettare la legge.

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  12. sandra mondello 5 Maggio 2023 19:06

    Da cittadina penso che la libertà ha dei confini inizia la tua dove finisce la mia, la convivenza civile, il rispetto dell’altro, non sono concetti astratti ma ideali cui ogni persona dovrebbe fare un modo di vivere.
    Rispettare orari dopo i quali i residenti hanno diritto al meritato e silenzioso riposo notturno.

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  13. Lucia Di Pietro 5 Maggio 2023 23:53

    Sono totalmente d’accordo coi residenti. La maggior parte dei frequentatori di queste discoteche penso siano giovani che tirano avanti sino all’alba, tanto all’indomani possono anche alzarsi tardi. Ma chi deve recarsi a lavoro perché dev’essere penalizzato con notti insonni, generate dall’elevato numero di decibels diffusi dai locali della riviera e aggravate dagli orari ultramezzanotte consentiti?!? Non è per niente civile, né giusto e neppure educativo per i ragazzi stessi. Mi auguro vengano trovate soluzioni eque e ragionevoli che non scontentino i giovani, ma non penalizzino né i lavoratori, né gli anziani che hanno diritto d’avere notti serene e silenziose, superate certe ore.

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  14. Angela Donato 6 Maggio 2023 00:00

    Il diritto è quell’inseme di regole che disciplina il comportamento umano cosicchè la convivenza possa essere pacifica ed edificante. A questo termine si affianca sempre il dovere corrispondente. Pertanto quanto un diritto viene soppresso (in questo caso al riposo), e un dovere non viene compiuto (rispettare il sonno o il riposo dei residenti) se l’Autorità non interviene, essa stessa mette in discussione non solo quel diritto o quel dovere ma anche la sua autorità. Ho trascorso alcuni giorni a casa di mia sorella in piena estate lì sul litorale. Abito in una piccola cittadina del nord in una cascina unifamiliare… non vi racconto il trauma! Siamo nell’Era del Green, dell’Inclusione, della Privacy e della Fauna che deve essere libera e protetta nel suo Habitat. Ma diamine, solo l’Uomo deve comportarsi da barbaro verso il suo simile? Dio il settimo giorno cessò dal fare ogni lavoro. Non solo nell’operare ma anche nel riposo l’uomo è a immagine di Dio. Il riposo è sacro.

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  15. Comitato Villetta Paino 6 Maggio 2023 09:43

    Condivido il disagio estivo di queste persone, che vorrebbero godersi la bella stagione, invece diventa l’inizio dell’inferno. Lo dico perché anche noi della periferia, giostra, in particolare nella villetta Mons. Paino, soffriamo questo disagio da anni, soprattutto in estate, quando arriva gente da ogni parte e bivacca in maniera incivile e rumorosa fino alle prime ore del mattino e con opportunità di festeggiare con i fuochi d’artificio. Anche noi da anni chiediamo soluzioni alle istituzioni competenti, ma niente accade. Vi siamo solidali

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  16. Santoro Domenico Comitato villetta Paino 6 Maggio 2023 10:20

    Condivido il disagio di questi abitanti che vorrebbero godersi come tutti l’arrivo della bella stagione invece inizia per loro l’inferno. Lo comprendiamo perché anche la periferia, giostra, in particolare ci riferiamo alla Villetta Paino, soffre questo disagio soprattutto con l’inizio delle belle giornate quando gente esterna arriva e bivacca nella villetta in maniera incivile e rumorosa fino all’albeggiare. Non mancano i festeggiamenti con fuochi d’artificio. Questo disagio è stato da anni manifestato alle istituzioni competenti, ma niente è accaduto. Siamo solidali con voi

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  17. Condividendo in toto i commenti precedenti, quello che resta incomprensibile è perché la possibilità di abbassare il volume, dopo una certa ora, lasciando i residenti al loro sacrosanto diritto di riposare e gli ospiti dei vari locali liberi comunque di ballare e divertirsi, non sia seriamente presa in considerazione.
    Sarà forse che la musica ad alto volume induce a consumare più alcool?
    Non dimentichiamoci dei tanti giovani morti dopo le discoteche, l’alcool ne è stata la principale causa, sia nel caso di ubriachezza che nel caso in cui le vittime si trovavano disgraziatamente sulla strada di chi aveva bevuto troppo.

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  18. Io risiedo proprio lungo la Riviera e devo dire che l’estate diventa invivibile. Premetto che io amo andare a ballare e divertirmi, ma nn condivido questi orari assurdi. Credo ci si diverta anche se a mezzanotte tutto tace e si ha rispetto per gli altri che vorrebbero solo riposarsi visto che il giorno dopo si lavora. Ci sono tante soluzioni come le cuffie, o ridimensionare gli orari di apertura e chiusura dei locali e il volume non solo della musica ma anche le urla del dj. Spero che si trovi una soluzione il prima possibile.

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