Dopo le proteste, i gestori del centro storico passano alle proposte: "Raccolta differenziata e alcool in bicchieri di plastica in cambio di servizi". E precisano che "fino alle 2:30 è consentito diffondere musica nei locali. Il borgo non chiude a mezzanotte"
Un “Patto per il borgo”. Questa la proposta dei gestori dei locali del centro storico di Milazzo, alle prese con l’ordinanza anti-movida del sindaco Giovanni Formica. Il primo cittadino ha infatti vietato la diffusione della musica fuori dai locali dopo mezzanotte, con l’obiettivo di prevenire il degrado lasciato dai giovani avventori.
Dopo le iniziali polemiche, i gestori sembrano ora disposti a trovare un compromesso. “Abbiamo dimostrato disponibilità all’amministrazione comunale per attivare la raccolta differenziata e ad attuare una serie di iniziative a tutela del decoro del borgo, anche evitando la somministrazione di prodotti in vetro” – scrive Carmelo Arcoraci, che venerdì scorso aveva invitato i gestori a chiudere per indignazione – “ora però auspichiamo un intervento del sindaco per la creazione di servizi adeguati”.
Un’ulteriore precisazione viene poi affidata alla stampa: “Dopo l’emanazione dell’ordinanza si è creata una confusione mediatica che ha creato diversi problemi alle attività cittadine. Non è stato infatti evidenziato che, all’interno dei locali, è consentito diffondere musica fino alle 2:30; il borgo non chiude a mezzanotte”.