In carcere per tentato omicidio il giovanissimo che ha sparato ad un ventenne, ai domiciliari il parente maggiorenne
MESSINA – Spedizione punitiva o colpo partito accidentalmente? Sono ancora da chiarire i contorni del “far west” in pieno centro a Messina, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi. A farne le spese un ventenne, ferito lievemente ad una gamba. Ricoverato e medicato in ospedale, la vittima è stata dimessa poco dopo. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti ed è già scattato il fermo di un 54enne sospetto. Mentre sui retroscena è al lavoro la Squadra Mobile di Messina.
La rissa e gli spari
Si tratta di una lite presto degenerata tra l’interno e l’esterno di uno dei locali di via Loggia dei Mercanti, nei pressi del Duomo. Poco dopo sarebbe intervenuto il fermato, in appoggio ad un parente stretto, che avrebbe colpito la vittima. Il ragazzo è stato trasportato in ospedale a braccia da un amico. Qui il personale medico ha avvisato la Polizia che è intervenuta per raccogliere la denuncia ed avviare gli accertamenti.
Aggressori incastrati dalle telecamere
In poco tempo, grazie alle immagini recuperate dalle telecamere di zona, sono stati individuati i due protagonisti dell’aggressione e dei colpi d’arma da fuoco. In carcere è finito un minorenne, mentre al maggiorenne sono stati concessi i domiciliari. L’accusa è al momento di tentato omicidio e detenzione e porto abusivo di arma da fuoco aggravati, in concorso. Uno dei due ha una lunga fedina penale.
Chi ha insegnato a quel minorenne a comportarsi così? Con un altro genitore,questo non sarebbe successo .
il sistema giudiziario e penitenziario italiano è da rivedere … Vi siete mai domandati perché i criminali continuano a delinquere nonostante i precedenti e perché molti delinquenti stranieri preferiscono compiere reati nel nostro Paese? In Italia il crimine non paga … Proporrei, perlomeno per i cittadini di altre nazionalità, di stipulare un accordo con lo stato di provenienza e, dietro indennizzo (inferiore al costo pe la detenzione in Italia), far scontare la detenzione presso le strutture del Paese di origine, riducendo il sovraffolamento delle ns carceri, riducendo i costi per l’erario e probabilmente riducendo il numero di reati
Buongiorno,
in Italia il sistema penitenziario e giudiziario è in sofferenza per tanti motivi, compreso il problema dei diritti dei detenuti, ma chi delinque non lo fa perché “preferisce” il nostro sistema, né si possono associare gli stranieri al delinquere, che è trasversale.
Cordiali saluti
L’Italia è un Paese ospitale è tale deve rimanere, non si deve associare la volontà di risolvere alcuni problemi strutturali con forme discriminatorie. Se non si vuole provvedere con l’ennesimo indulto per ridurre il numero dei detenuti ritengo la che la soluzione più ovvia sia quella prospettata. Per quanto riguarda il fatto di “preferire il ns sistema”, ne ho avuto diretta testimonianza e del resto anche alcune emittenti nazionali mandano in onda servizi nei quali è evidente che in Italia esiste una impunibilità “appetibile” …