Sicilia Limoni: nuovo blocco davanti ai cancelli e convocazione in Prefettura

Sicilia Limoni: nuovo blocco davanti ai cancelli e convocazione in Prefettura

Francesca Stornante

Sicilia Limoni: nuovo blocco davanti ai cancelli e convocazione in Prefettura

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venerdì 25 Gennaio 2013 - 13:14

Arriva da più parti solidarietà per i lavoratori della Sicilia Limoni che continuano a protestare e che oggi sono stati ricevuti in Prefettura. I consiglieri comunali Cucinotta, Vaccarino e Chiarella e il Movimento 5 stelle scendono in campo a sostegno della vertenza.

Il muro contro muro tra azienda e lavoratori si fa ogni giorno più serrato. Anche oggi davanti i cancelli dello stabilimento della Sicilia Limoni in via Nuova Panoramica dello Stretto non sono mancati i momenti di tensione tra i lavoratori in presidio. Ieri avevano impedito l’accesso a un tir che quasi certamente doveva ritirare parte dei macchinari, oggi il tir si è ripresentato, loro lo hanno di nuovo lasciato fuori. In tarda mattinata sono stati convocati per un incontro interlocutorio in Prefettura dal Vice Capo di Gabinetto Matilde Mulè che si è subito messa in contatto con il consulente dell’azienda per invitare Sicilia Limoni a non mettere in campo nuovi provvedimenti prima dell’incontro fissato sempre in Prefettura lunedì mattina. Nel frattempo i lavoratori continueranno a presidiare giorno e notte l’azienda perché quei macchinari rappresentano una delle poche certezze che hanno in questo momento. Sono con delle lettere di licenziamento arrivate all’improvviso e in una situazione di limbo che stanno vivendo perché in realtà non ancora licenziati ufficialmente e neanche in mobilità o cassa integrazione, quindi senza sussidi.

Da più parti sta arrivando solidarietà per i 26 dipendenti della Sicilia Limoni. I consiglieri comunali del Pd Nicola Cucinotta e Benedetto Vaccarino chiedono alla proprietà di fermare il trasferimento degli impianti e senza indugio discutere al tavolo prefettizio con le istituzioni cittadine. “Da informazioni in nostro possesso sembrerebbe che la proprietà dell’azienda voglia trasferire la produzione in Svizzera per ragioni di convenienza relativa ad imposizioni fiscali e tributarie”, dicono i consiglieri che si appellano al Prefetto Trotta, al Commissario Croce e al Presidente del Consiglio Comunale Previti. “Chiediamo alle Istituzioni di valutare ogni tentativo utile per verificare la possibilità di inserire questa azienda all’interno della Zona Franca Urbana dove la fiscalità di vantaggio ed altre agevolazioni potrebbero essere utili a rendere l’azienda competitiva sul mercato”. Un’ipotesi già in studio per la Triscele. Vaccarino e Cucinotta non risparmiano toni duri. “Il licenziamento senza preavviso dei dipendenti di Sicilia Limoni ci interroga ancora una volta sul futuro di tanti lavoratori che sono costretti a subire trattamenti disumani da parte di aziende che per meri calcoli di profitto decidono di chiudere realtà produttive senza neanche tentare insieme alle Istituzioni forme di aiuto o salvataggio per i lavoratori. Chiederemo al Consiglio Comunale di esprimersi con un Ordine del giorno al fine di investire il Commissario Straordinario e la Regione del problema”.

Anche dal consigliere comunale Giuseppe Chiarella arriva piena solidarietà e la richiesta al Presidente del Consiglio Previti di convocare un urgente Conferenza dei Capigruppo, invitando i vertici dell’azienda, per discutere e mediare, dove possibile, la risoluzione per la salvaguardia dei livelli occupazionali, in una città che, negli ultimi mesi, ha già prodotto un’alta perdita di posti di lavoro.

In prima linea c’è anche il Movimento 5 stelle che dichiara “la politica e le istituzioni devono intervenire per arginare questa emorragia occupazionale che sta letteralmente dissanguando Messina. Faremo quanto in nostro potere per affrontare e tentare di risolvere questa vertenza”. (Francesca Stornante)

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