L'impresa è la stessa che ha messo in piedi con risultati lusinghieri l'area del Waterfront e rigenerato gli spazi fra il Porto e il Lungomare
REGGIO CALABRIA – «Il Museo del Mare comincia a prendere forma. Negli ultimi giorni sono stati fatti importanti passi in avanti nell’iter burocratico, propedeutico alla realizzazione della grande opera». Lo fa sapere il consigliere comunale delegato al Museo del Mare Carmelo Romeo, specificando come la gara d’appalto, esperita da Invitalia, abbia già «individuato l’impresa che si occuperà di realizzare l’opera nella “Cobar Spa”, già egregiamente impegnata nella realizzazione dell’area del Waterfront e della rigenerazione degli spazi tra il Lungomare “Falcomatà” ed il porto».
«Ai 53 milioni di fondi Pnrr inizialmente previsti e successivamente diventati 61 per l’aggiunta di altri 8 milioni sollecitati da Palazzo San Giorgio, l’Amministrazione Falcomatà ha dato l’indirizzo politico di individuare altri 60 milioni all’interno della nuova programmazione Pon Metro, necessari a completare l’opera anche con la realizzazione degli spazi interni del Museo che prevede, tra le altre cose un centro di biologia marina, un acquario, un bar, un ristorante, un’ampia sala congressi e naturalmente degli spazi espositivi per mostre permanenti e temporanee. In tutto, parliamo di un intervento da 121 milioni di euro che presenterà al mondo un’altra delle meraviglie pensate dell’indimenticata e indimenticabile archistar Zaha Hadid».
Romeo: «Ora, proseguire con la stessa determinazione»
«Adesso si tratta di proseguire con la stessa determinazione fino ad oggi dimostrata fino all’avvio del cantiere di un’opera che potrebbe costituire un fiore all’occhiello per il nostro territorio. Il nostro obiettivo -specifica ancora Romeo – è quello di costituire all’interno degli uffici comunali una squadra di tecnici dedicata pienamente a seguire le varie fasi dell’iter realizzativo di questo progetto che possa lavorare in sinergia con lo studio Zaha Hadid e con l’architetto Filippo Innocenti che, colgo l’occasione per ringraziare per l’impegno e la dedizione con i quali ha creduto a questo progetto. Circostanze che ci hanno consentito di superare le difficoltà che si sono susseguite in questi anni».
Un’opera da non intendersi come un unicum
«Intorno al Museo del Mare si concretizza quell’idea alla quale da anni si sta lavorando di costruire una Reggio che sia davvero una città di mare e non semplicemente una città sul mare. Un’opera – ha concluso il Consigliere delegato – che non va intesa come un unicum, ma come il pezzo più pregiato di una programmazione che mette insieme i diversi interventi che riguardano il fronte mare cittadino, dalla zona di Pellaro con il Parco del Vento, passando per l’area di San Gregorio, attraverso il Parco Lineare Sud e poi a nord, dalla zona del porto, fino ai Lungomare di Gallico e Catona. Un’unica continuità del litorale, per la quale stiamo lavorando da anni, in una visione unica che farà del Museo del Mare un fiore all’occhiello dell’intero litorale cittadino».