E' stata presentata questa mattina l'iniziativa fortemente voluta dal Prefetto Trotta e organizzazata in collaborazione con il Conservatorio Corelli e l'Ufficio Scolastico Territoriale. Cinque i concerti in programma rivolti in particolare agli studenti delle scuole.

Musica come straordinario strumento di educazione alla legalità. E’ questo il leit motiv alla base dei Pomeriggi musicali in Prefettura, iniziativa presentata questa mattina e che prenderà il via con il primo appuntamento il prossimo venerdì 19 aprile. Un progetto che rientra nell’ambito degli eventi fortemente voluti dal Prefetto Stefano Trotta che apre le porte del “Palazzo” alla città per avvicinare il territorio alle Istituzioni, per andare oltre le attività di cosiddetta ordinaria amministrazione e per diffondere in questo modo valori sani che puntano al rispetto reciproco e alla civile convivenza. Prima di Natale c’era stato il concerto al Teatro Vittorio Emanuele offerto alla città dalla Prefettura di Messina. Adesso, sulla stessa scia, arrivano i Pomeriggi musicali rivolti in particolare gli studenti delle scuole della Provincia di Messina che avranno così la possibilità di avvicinarsi alla musica in una cornice diversa da quelle tipicamente culturali. La stagione è organizzata in collaborazione con il Conservatorio Corelli di Messina e l’Ufficio Scolastico Territoriale della città.

Ricco il cartellone. Si inizia venerdì 19 alle 17.30 con il concerto di arpe di Sabrina e Simona Palazzolo. Secondo appuntamento il 17 maggio con l’evento “Camerata delle Muse”, musica vocale e strumentale fra Rinascimento e Barocco accompagnata da coreografie storiche. Dopo la pausa estiva si torna il 27 settembre con il flauto di Amalia Caminiti e la chitarra di Fernanda Fag. Il 25 ottobre toccherà invece al Dynamic Brass Quintet, a chiudere il cartellone il 15 novembre saranno le note al flauto di Jessica Chirato e l’arpa di Alessia Pitali. Ogni concerto sarà preceduto da un’introduzione all’ascolto, a cura dello studente Diego Tripodi, che aiuterà il pubblico a comprendere il contenuto di bellezza che le note riescono a esprimere.

(Francesca Stornante)