Comune e Confcommercio diramano una nota in cui auspicano l’immediata cessazione del commissariamento della Camera di Commercio. Il vicepresidente regionale di Confindustria bacchetta l’amministrazione comunale e ne ha soprattutto per il nuovo presidente della Confcommercio, Carmelo Picciotto
La miccia si accende al termine della conferenza stampa di presentazione dei nuovi vertici di Confindustria Messina. Poche ore prima, infatti, era stato diramato un comunicato congiunto da parte del sindaco di Messina, Renato Accorinti, insieme al presidente provinciale di Confcommercio, Carmelo Picciotto.
“La città di Messina – si legge nella nota -, con in testa Comune e Confcommercio, auspica l'immediata cessazione del commissariamento della Camera di Commercio, tale da dare impulso alla futura gestione del tessuto imprenditoriale di tutto il territorio messinese, con l'esclusiva responsabilità delle associazioni che compongono l'Ente Camerale. Tale auspicio – hanno sottolineato il sindaco Accorinti e il presidente Picciotto – riveste carattere di vitale importanza nel panorama di rilancio del nuovo corso, già avviato con il consenso generale di tutti coloro che ritengono il cambiamento la svolta epocale di una rivoluzione culturale di rinascita anche imprenditoriale”.
La notizia non è andata giù a Ivo Blandina, che non vede di buon occhio le prime azioni del presidente di Confcommercio, Carmelo Picciotto, in carica da due mesi. “Insieme alle 19 sigle datoriali e sindacali che aderiscono al tavolo Uniti per Messina – afferma -, rincorriamo la Regione per il rinnovo degli organi della Camera di Commercio da un anno e mezzo. Solo che, mentre noi lo facciamo in silenzio, cercando l’efficacia dell’azione, altri preferiscono la via dei proclami. E’ una questione elettorale, perché altrimenti non si parla degli altri dieci o quindici commissari che ha la città di Messina? Di recente abbiamo lavorato ad esempio sulla nomina del presidente dell’Irsap (l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive, ndr) e prima ancora su tutti gli altri enti commissariati per dare alla città e alla provincia una capacità di governo, non per attribuirci meriti o restare sotto i riflettori”.
Il vicepresidente regionale di Confindustria è un fiume in piena e ne ha soprattutto per il nuovo presidente della Confcommercio, Carmelo Picciotto. “Lui pensa – prosegue Blandina – che tutto ciò che è nuovo abbia a che fare con l’innovazione. Ma non è così. Lui stesso è nuovo ma fa parte di un sistema vecchio e bloccato, che in quarant’anni di governo ha demolito il sistema camerale finendo sulle prime pagine dei giornali per vicende poco felici. Il loro obiettivo è quello di mettere alla Camera di Commercio un commercialista che negli anni ha avuto numerosi incarichi politici”.
E Blandina non è contento neppure dell’appoggio da parte dell’amministrazione comunale: “Il Comune chiede il rinnovo degli organi camerali senza neanche conoscere né la storia né le persone. Noi agiamo senza cercare lo sponsor istituzionale. Abbiamo spesso sentito dire che la politica deve uscire dalla Camera di Commercio, che dev’essere governata da imprenditori. Poi, nella realtà, si fa tutt’altro”.
Uno scontro che, ad inizio settembre, era già stato avanzato dall’associazione “Tutti pazzi per Messina”, alla quale Picciotto aveva risposto (vedi correlati). Adesso, le parole di Blandina sono ancora più pesanti. Da ormai ex presidente di Confindustria Messina, mette da parte l’aplomb di rito ed esterna a gran voce i suoi pensieri su una vicenda più intricata che mai.
(Marco Ipsale)
Ma basta………http://www.tempostretto.it/news/truffa-falso-yacht-lusso-soldi-regione-indagato-pure-imprenditore-giordano-avviso-blandina.html
Blandina bacchetta chi?
Ivo Blandina indagato si permette di indignarsi?
Ma mi faccia il piacere…. come diceva Totò
In uno Stato di diritto, nel nostro, vale la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio.
Blandina è stato assolto con formula piena. Ma qui e altrove è facile sparare bordate dietro un comodo anonimato. Bravo complimenti
Facile medusa66 fare ironia su cose molto serie dietro uno pseudonimo. dovresti vergognarti anche molto.