Il mister neppure commenta la vittoria sul Catanzaro ma parla del caos societario che regna. Ringrazia chi è rimasto vicino alla squadra, nominando anche Gugliotta e Micali, e chiede chiarezza entro tre o quattro giorni
Per la prima volta, nonostante la vittoria, Lucarelli non parla della partita. Si limita a fare i complimenti alla squadra, tra l’altro espressi ai suoi giocatori ancor prima della gara, indipendentemente dal risultato. “Ho detto loro che, comunque sarebbe andata oggi in campo, devo solo ringraziarli perché stanno dando l’esempio alla maggioranza della società. Di solito si parla di stile Juve, lì dove i calciatori devono adeguarsi allo stile della società. Qui è esattamente l’opposto, speriamo che chi deve sentire senta sennò diventa difficile andare avanti. Non so quanto potrò ancora fare stare tranquilli i calciatori con quello che ci sta succedendo intorno, non è calcio. Spero che continuino ma c’è bisogno di una svolta immediata entro tre o quattro giorni. Sennò entrerò io a piedi uniti e farò nomi e cognomi, ci siamo rotti le scatole di essere presi in giro quotidianamente”.
“Qui di normale non c’è quasi niente – prosegue lo sfogo -. Per fortuna qualcuno ci è rimasto vicino, mi riferisco a Gugliotta, Ruvolo, Micali, Leonardo ma anche Alessandro, Di Bartolo, i magazzinieri, il medico e i segretari che stanno lavorando gratis. Questa squadra e questo staff meriterebbero acquirenti seri”.
I giornalisti incalzano ma Lucarelli stoppa: “Sono tutte domande giuste e interessanti ma bisogna farle a tutti e quattro soci, sono loro a dover dare risposte”. E considerato che Gugliotta e Micali sono presenti, il riferimento è chiaramente a Stracuzzi e Oliveri, che invece non ci sono e, detenendo la maggioranza del pacchetto societario, devono decidere il futuro del Messina.
(Marco Ipsale)