Musolino boccia Basile: "Senza idee e ha perso 127 mln di Fsc"

Musolino boccia Basile: “Senza idee e ha perso 127 mln di Fsc”

Redazione

Musolino boccia Basile: “Senza idee e ha perso 127 mln di Fsc”

mercoledì 18 Dicembre 2024 - 19:34

La senatrice: "Desertificazione commerciale, un nuovo dg ben pagato alla Città metropolitana e problemi, come l'acqua, non risolti. Liberiamo Messina"

MESSINA – “Dopo 6 (4+2) anni di amministrazione Basile a Messina, può diventare difficile avere nuove idee. È comprensibile. Ma ogni tanto uno spunto nuovo, una cosa diversa o anche evitare di riproporre cose che potevano essere inizialmente accettate come una frizzante novità, pur essendo di gusto mediocre, esprimerebbe il senso di una autonomia di pensiero e di azione!” lo dichiara in un post social la senatrice di Italia Viva, ex Sud chiama nord, Dafne Musolino, sempre molto critica nei confronti del sindaco e della sua Giunta.

E ancora: “Ovviamente questa è una pia speranza che non troverà alcun ascolto, anzi sicuramente desterà i commenti feroci dei soliti follower. Nel frattempo, però, vorrei farvi notare che l’unica novità di questa attuale amministrazione è la crescente desertificazione commerciale, altro che economia in crescita e rilancio economico. Del resto il management della Città metropolitana ha perso ben 127 milioni di euro di Fondo Fsc, per lo sviluppo e la coesione, perché non ha saputo contrarre obbligazioni giuridicamente vincolanti e, come presa d’atto di questo fallimento amministrativo, non si è trovata altra soluzione che nominare un nuovo direttore generale (da Salvo Puccio a Giuseppe Campagna, n.d.r.) con un compenso annuo di oltre centomila euro. Servirà a recuperare queste risorse? No, perché come ha detto il neo ministro Foti, le somme recuperate a seguito dei rilievi effettuati dal Cipes verranno accantonate in attesa di decidere come utilizzarle al meglio. E quando si usa questa espressione (utilizzarle al meglio) significa tenersi pronti a incrementare i finanziamenti destinati agli enti che hanno saputo spendere i fondi ricevuti, privilegiando una strategia premiante E non certo favorendo chi, per sua incapacità amministrativa, non è stato capace neppure di spendere quelli che aveva”.

“Mi batterò per liberare Messina”

Continua la senatrice, ma anche ex assessora delle Giunte De Luca e Basile, eletta con Sud chiama Nord al Senato e poi passata a Italia Viva di Renzi: “Questa riflessione non è sciacallaggio, è una mera presa d’atto della situazione in cui Messina si trova da due anni. Da un lato si inneggia alla ‘buona amministrazione’ e dall’altro si assiste alla perdita di fondi, al mancato avvio dei cantieri delle opere i cui progetti sono finanziati con altri fondi che, andando avanti così, rischiano di andare perduti. E si attuano misure sulla mobilità cittadina che non sono condivise con il residuo tessuto economico che ancora resiste e si pretende di raccontare ai cittadini che Messina questa estate era invasa da fiumi di acqua che però, per un mistero inspiegabile, non si incanalava nei rubinetti delle case dei cittadini”.
“Se questa è la situazione in cui viviamo, ed è questa – mette in riilievo Dafne Musolino – è preciso dovere dei cittadini fare sentire la propria voce e pretendere il rispetto dei propri diritti, abbandonando la logica del ‘maledetto il bisogno’ a causa del quale finora tante persone non osano manifestare apertamente il loro scontento,. Messina libera e forte, io ti sogno così e non mancherà mai il mio impegno affinché tu possa esserlo davvero”.

Basile: “Sui fondi Fsc tempi troppo stretti”

 Raggiunto da Tempostretto dopo un intervento della consigliera comunale Antonella Russo (Pd), il sindaco di Messina e della Città metropolitana così si era espresso: “Quello dei Fondi per lo sviluppo e la coesione è un problema che nasce da lontano. E riguarda tutte le Città metropolitane in Sicilia. Non solo Messina ma anche Palermo e Catania. I tempi erano troppi stretti, dato l’obbligo vincolante entro il 31 dicembre 2022. In questi casi, è inevitabile che le procedure amministrative s’allunghino. Nel momento in cui dobbiamo realizzare un’opera, il cronoprogramma si diliata. E, riguardo agli Fsc, la scadenza non è stata posticipata. Noi avevamo chiesto alla cabina di regia un prolungamento dei termini sia per i progetti da realizzare, sia il programma di finanziamento. Questo non è avvenuto. Oggi il governo regionale chiede giustamente di trovare una soluzione. Questi fondi possono ancora utilizzati con altri finanziamenti per i vari progetti previsti. Confidiamo che si trovi una soluzione. Non abbiamo mai perso fondi. Piuttosto, è stata negata a noi la possibilità di riprogrammare le risorse, nonostante l’impossibilità di appaltare le opere non fosse imputabile alla Città metropolitana”.

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