Musolino: "L'incarico a Castelli? Risorse pubbliche per finalità politiche"

Musolino: “L’incarico a Castelli? Risorse pubbliche per finalità politiche”

Redazione

Musolino: “L’incarico a Castelli? Risorse pubbliche per finalità politiche”

lunedì 27 Gennaio 2025 - 13:15

Messina. La senatrice critica la consulenza esterna decisa dal sindaco metropolitano Basile. "Sul compenso per Castelli c'è un errore"

MESSINA – “L’incarico di consulente esterno conferito dal sindaco della Città metropolitana di Messina alla dottoressa Laura Castelli non può non suscitare la necessità di una riflessione sulla gestione delle risorse pubbliche da parte dell’organo di vertice di questa città. Le risorse pubbliche vengono utilizzate per finalità politiche”. Lo scrive in una nota la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino. “Il confronto – continua l’ex assessora delle Giunte De Luca e Basile ed ex Sud chiama Nord – tra il primo decreto di nomina di capo di gabinetto e il secondo decreto con il quale, in sostituzione del primo, il sindaco metropolitano attribuisce un incarico di consulenza conferma che, tranne per piccole differenze, i due incarichi hanno lo stesso oggetto. Ciò che è uscito dalla porta è rientrato dalla finestra. Quello che ovviamente varia è la tipologia di prestazione che, mentre nel primo caso, prevedeva un rapporto di lavoro a tempo subordinato e determinato, con obbligo alla presenza giornaliera in ufficio, con il secondo decreto viene mutato in un rapporto di consulenza senza vincoli di orario né di presenza”.

“Sul compenso per Castelli c’è un errore”

Rileva la senatrice: “A fronte di un ridotto impegno personale in termini di ore lavorative e presenza presso gli uffici della Città metropolitana, ciò che è rimasto invariato è il compenso che viene stabilito in 47mila euro, pari cioè a quello spettante tabellarmente a un dirigente secondo il Ccnl, Contratto collettivo nazionale di lavoro degli enti locali. Ma anche questa previsione – segnala Musolino – risulta errata perché la legge regionale 15/2015 (disposizioni in materia di Liberi consorzi comunali e Città metropolitana) prevede espressamente che il compenso spettante al consulente nominato dal sindaco metropolitano non possa essere superiore al 50% della retribuzione spettante a un dirigente di prima nomina, quindi non superiore a circa 23mila euro l’anno”.

E ancora: “Se il sindaco metropolitano di Messina aveva bisogno di un capo di gabinetto, e non poteva individuarlo tra il personale in forza alla Città metropolitana, avrebbe fatto bene a indire una selezione pubblica. Così dando a tutti gli aventi diritto la pari possibilità di accesso a un posto di lavoro, invece di conferire un incarico alla presidente del suo partito politico”.

—————————————————————–

Articoli correlati

2 commenti

  1. Dal film il Marchese del Grillo…………..Io so’ io…. e voi non siete un c………..!!!!

    2
    0
  2. Risorse pubbliche utilizzate per finalità istituzionali e di partito, neanche in prima repubblica queste cose. Voi giornalisti scrivete qualche riflessione.
    Grazie

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007