La senatrice di Italia Viva: "Meno risorse per investimenti e messa in sicurezza"
MESSINA – “Il decreto Pnrr presentato ieri dal ministro Fitto rimodula le risorse. Da un lato salva i progetti espulsi per un valore di 22 miliardi. Dall’altro, proprio in danno degli enti comunali e dei territoriò. In particolare, il decreto ‘taglia e cuci’ del ministro Fitto sottrae circa 13 miliardi da altri fondi come quelli dello ‘Sviluppo e coesione’, pari a 5 miliardi nel caso specifico, procurando una decurtazione di disponibilità dei Comuni, con meno risorse per gli investimenti e per la messa in sicurezza di edifici e territori. Un lungo elenco di opere essenziali che verranno meno”. A sottolinearlo è la senatrice messinese di Italia Viva Dafne Musolino.
Aggiunge sempre la senatrice, con particolare riferimento alla Sicilia e al sud: “La revisione del Piano operata dal governo, procura, così, il danno di una minore capacità di intervento da parte degli enti comunali e dei loro sindaci, con tutta una serie di controlli, ispezioni e ‘sostituzioni’, qualora non venissero rispettati gli obiettivi di spesa, fino alla restituzione anche di tasca propria, nel caso in cui la riduzione del finanziamento sia superiore agli importi nel frattempo erogati. Come temevamo e come si desume dal decreto, è accaduto che il rimedio è stato proprio quello di sottrarre le risorse da altri fondi. Una coperta, però, troppo corta”.