"Silenzio assoluto dal governo", sbotta Musumeci mentre continuano le indiscrezioni sulla volontà del Viminale d'impugnare l'ordinanza
Il Ministero degli Interni sta preparando le contromosse all’ordinanza di Musumeci sulla chiusura degli hotspot ma non ci sono notizie ufficiali né comunicati. “Silenzio da 48 ore” commenta il governatore della Regione Siciliana e tira dritto, anzi, rilancia la palla e si dice pronto a rivolgersi alla magistratura.
Si svuota hotspot di Pozzallo
Intanto da questa mattina si sta svuotando l’hotspot di Pozzallo ed i 62 migranti risultati positivi al Covid saranno trasferiti. “La task force della Regione sarà a Pozzallo per verificare le condizioni dell’hotspot- ha dichiarato Musumeci– I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente si. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità”.
Viminale impugna ordinanza?
Musumeci, che nelle ultime ore è stato più volte intervistato dai media nazionali, ha sottolineato il prolungato silenzio del Viminale, ritenendo le indiscrezioni che circolano sulla volontà d’impugnare il provvedimento e di fare ricorso al Tar inefficaci fin quando resteranno solo voci. Come dichiarato ieri in conferenza stampa la giunta regionale ha fatto numerosi appelli e richiesta dello stato d’emergenza per Lampedusa sin da giugno, senza però avere riscontri sul piano dei fatti dal governo Conte.
Musumeci: spero nel buonsenso
“Spero nel buonsenso del governo centrale- ha dichiarato Musumeci oggi a Sky Tg24- Io ho già dimostrato di essere collaborativo. Abbiamo operato oltre 11mila interventi sui migranti, abbiamo sempre dato ampia disponibilità. Abbiamo cercato anche di calmare la gente, di colloquiare con i sindaci, ma non si può frenare una condizione di promiscuità che è disarmante, irragionevole. I migranti scappano e nessuno li può recuperare, e creano nella gente, a ragione o a torto, la paura, perché la gente non sa se rischia di venire a contatto con queste persone, di cui non si sa lo stato di salute”.
Il presidente ha poi annunciato che in giornata si rivolverà alla magistratura sebbene definisca triste uno scontro tra articolazioni dello Stato soprattutto se si sta parlando di diritto alla salute.
Hotspot vergognosi
“E’ vero, la competenza sui migranti è del governo centrale- ha aggiunto- ma io sono il soggetto attuatore dell’emergenza Covid in Sicilia e ho il dovere di prendere atto che i luoghi dello Stato in cui il governo centrale ammassa centinaia di esseri umani sono al di fuori di ogni norma anti Covid. Il governo tace da 48 ore. Ha avuto notificato il provvedimento ma non ha ritenuto di dover dare disposizioni alle forze dell’ordine e alle Prefetture per poter sgombrare i centri d’accoglienza in Sicilia. Al contempo non ha impugnato l’ordinanza”.
Nel corso della conferenza stampa di ieri Musumeci aveva definito gli attuali hotspot campi di concentramento e aveva dato i numeri sugli sbarchi, rilevando come lo scorso mese di luglio si sono registrati 7.067 migranti e fino al 15 agosto altri 3 mila. Numeri 7 volte superiori a quelli del 2019. “Nel frattempo l’Europa e gli Stati membri stanno a guardare”.
I controlli delle Asp
Da oggi le Asp della Sicilia dovrebbero avviare i controlli sanitari all’interno degli hotspot, con l’ausilio della task force regionale per individuare le strutture inidonee. Il governatore ha motivato l’ordinanza sotto il profilo sanitario evidenziando come le misure di distanziamento debbano essere garantite a tutti gli esseri umani, pertanto le stesse garanzie devono esserci all’interno degli hotspot. Che invece sono strutture vergognose. Nella giornata di ieri sono risultati in Sicilia 65 positivi al covid dei quali 58 migranti. Numeri che non fanno altri che alimentare lo scontro attualmente in atto.
Vai avanti, i Siciliani sono con te.
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