Il presidente della Regione fa la differenza col recente passato. Parla di fannulloni protetti da sindacati. E sulla frana di Letojanni...
MESSINA – “Il Cas era un carrozzone clientelare, ora è diventato un prezioso strumento di riqualificazione. Era un ente gestito male, soffocato da indicibili pressioni partitiche. Non si pensava alle opere pubbliche ma a sistemare le persone”. Le parole del presidente della Regione, Nello Musumeci, sono molto simili a quelle del suo predecessore, Rosario Crocetta.
Ma passa il tempo e le autostrade siciliane appaiono sempre in condizioni critiche. Secondo il governo regionale, però, la situazione è di gran lunga migliorata e migliorerà ancora. “Nel 2016 e 2017 si erano spesi circa 20 milioni per la manutenzione – dice Musumeci -, mentre nel 2018 e nel primo semestre 2019 abbiamo speso oltre 50 milioni. Nel 2017 i cantieri aperti erano dieci, oggi sono oltre trenta. C’erano quattro gallerie chiuse e oggi sono tutt’e quattro aperte. C’erano fannulloni, scansafatiche protetti da sindacati. Alcuni hanno capito che la musica è cambiata, altri lo capiranno a breve. Ad esempio abbiamo chiuso l’ufficio distaccato di Patti, che doveva essere utile a decentrare il lavoro e invece era la tana del lupo”.
La più grande vergogna, per usare le parole di Musumeci, è la frana di Letojanni, lì da tre anni e otto mesi senza che i lavori siano mai partiti. “Quando siamo arrivati non era stato fatto nulla. Abbiamo avuto un confronto serrato e per alcuni versi inspiegabile con le istituzioni statali, ci hanno fatto cambiare il progetto quattro volte. Comunque, finalmente, tra agosto e settembre i lavori saranno aggiudicati”.
Ma anche altri tratti dell’A 18 hanno bisogno di manutenzione. Ecco perché del grande piano da 75 milioni per rendere finalmente decente l’autostrada Messina – Catania. Musumeci aveva annunciato la pubblicazione di tutte le gare d’appalto entro metà maggio, ora il termine è già slittato a settembre, com’era prevedibile. 25 milioni dei 75, in particolare, serviranno per il rifacimento dell’asfalto nel tratto Tremestieri – Giarre. E sempre a settembre dovrebbe andare in gara anche il rifacimento dell’asfalto lungo la tratta Rometta – Patti, sulla Messina – Palermo, per un importo di 22 milioni.
“L’obiettivo – riprende Musumeci – è quello di restituire il livello di sicurezza minimo alle due autostrade nell’arco di otto mesi, entro la prossima primavera, fermi restando gli intoppi sempre dietro l’angolo delle gare d’appalto. E poi vogliamo assicurare quella manutenzione costante che finora è mancata”.
Infine, sulla possibile fusione con Anas. “Per noi sarebbe stato un matrimonio utile, anche se l’Anas ha i suoi problemi, era sindacalizzato e politicizzato. Vedremo se faranno passi avanti e ci offriranno qualcosa. Resta aperta l’ipotesi della fusione, ma non necessariamente con Anas, con un ente che ci porti un valore aggiunto. Nel frattempo noi rendiamo efficiente il Cas. Abbiamo affidato all’Università di Messina un incarico per analizzare le potenzialità del Cas, per sapere quanto possa valere. I risultati dicono che è un ente potenzialmente capace di diventare un vulcano”.
(Marco Ipsale)