Verso la sentenza di primo grado, dopo quasi 10 anni, l'indagine sui mutui chiesti a Cassa depositi dal Municipio brolese
PATTI – Sono richieste severe di condanna alla fine del processo sull’operazione Mutui Fantasma, l’indagine sulla gestione contabile del comune di Brolo. Una inchiesta risalente al 2014, col processo principale che arriva a traguardo 10 anni dopo, e siamo soltanto al primo grado. Infatti molti reati sono prescritti, come ammette la stessa Accusa che ne sollecita appunto la prescrizione. Il Tribunale di Patti (presidente Samperi) ha fissato altre due date per sentire i difensori, poi il verdetto potrebbe arrivare lo stesso 5 giugno, ultima udienza calendarizzata.
Chieste condanne per 95 anni di carcere
Il protagonista principale degli accertamenti è l’ex ragioniere del comune di Brolo, Carmelo Arasi: 10 anni e 3 mesi; 6 anni per l’allora primo cittadino Salvo Messina, accusati tra l’altro di essere i promotori dell’associazione a delinquere ipotizzata dalla Procura; 5 anni per Giuseppina Di Leo, 5 anni e nove mesi per Santa Caranna e Antonella Campo. Infine 4 anni per Elena Lo Vercio, Enza Rifici, Giovanni Scaffidi Mangialardo, Antonio Masi, Antonino Giuffrè, Vittorio Astone, Giuseppe Indaimo, Rosa Castrovinci, Carmelo Gentile, Rossella Arasi, Costantino Maniaci, Dario Presti, Rosa Gatto, Tina Gatto, Giuseppe Caranna e Domenico Caranna, accusati solo di peculato.
Verso la prescrizione le contestazioni di truffa aggravata e falso, ipotizzate nell’ambito dei mutui chiesti dal Comune a Cassa depositi e prestiti.
Lo scorso anno è stato definito in appello una tranche della stessa inchiesta e il processo si è concluso con l’assoluzione.