"Messina sarà terra di grandi battaglie per noi giovani. La Consulta provinciale è un'arma democratica che useremo senza padrini nè padroni. Non è una guerra tra partiti...." Così il neo eletto alla vicepresidenza
Vice presidente della Consulta provinciale degli studenti (per appena due voti, con i suoi 27 voti è secondo rispetto ai 29 della presidente Elettra Andronaco), il diciottenne Alberto Arbuse, che al liceo Maurolico, prima dell’elezione provinciale, ha “sbancato” con la lista “Take it Back”, ha le idee chiarissime su quali saranno le iniziative da prendere immediatamente per gli studenti in un’isola segnata da una ferita profonda e decennale: la fuga dei giovani. Qualcuno, più avvezzo ai giochetti della politica, ha provato a colpirlo “attribuendogli” una paternità politica che non ha, quella con Luigi Genovese, a differenza di molti altri. Ma lui continua a credere che la vita e le battaglie dei licei e degli istituti superiori di Messina e provincia non debbamo essere “contaminate” dal peggio della politica dei più grandicelli….. avvezzi ad altri metodi ed a strumentalizzare ogni cosa.
Così ci ha scritto, più per parlare dei programmi e delle idee che di polemiche.
Ecco la replica ad una nota pubblicata su Tempostretto nelle scorse settimane:
“Diciamo le cose come stanno: condivido con Luigi Genovese un'amicizia nata fin dai primi anni del Liceo, della quale vado fiero e che non ho alcun problema a rivendicare, e chi in questo ci vede altro ha sbagliato completamente strada. Il Luigi politico non è mai stato utilizzato, come invece qualcun altro ha fatto con chi gli stava più in alto. La verità è che qualcuno ha voluto trasformare la Consulta in una guerra tra partiti o peggio tra bande, ma io sono uno studente libero, al di fuori di questa logica.
Detto questo, io voglio parlare di progetti, di idee, di programmi, ed è quello che ho fatto per tutta la campagna elettorale sia nella mia scuola, il Maurolico, dove sono stato eletto alla Consulta con un numero di consensi che ha superato ogni mia aspettativa, sia in Provincia, con il grande risultato di essere arrivati ad ottenere la Vicepresidenza. Parlo al plurale perché in queste elezioni il risultato a cui tengo di più, e che porterò avanti sempre e comunque, è lo straordinario gruppo che si è venuto a creare, con il quale mi sono presentato giorno 14 alla prima plenaria di Consulta: devo tutto ai ragazzi che mi hanno supportato, è a loro che vanno i miei ringraziamenti più sinceri per questa straordinaria avventura che non è al suo epilogo ma, semplicemente, al suo inizio. Gli studenti sono e saranno sempre al di sopra delle parti, chi dice il contrario per interessi partitici o personali, non ci ha capito nulla. Noi lo dimostreremo, sarà per la città di Messina un periodo di grandi battaglie.
Nel corso di quest'anno io, ed il gruppo di cui mi faccio garante, porteremo avanti punti che spaziano su temi che la cittadinanza studentesca vive ogni giorno: scuola lavoro, con progetti che garantiscano allo studente la possibilità di partecipare al percorso che più ritiene adatto a quelle che sono le sue aspirazioni lavorative, senza costringerlo a frequentare attività solo per completare il monte ore obbligatorio per legge per poi, una volta giunto all'Università, ritrovarsi completamente disorientato. Sarà da monitorare anche il corretto svolgimento dei percorsi di alternanza scuola/lavoro, realizzata troppe volte con delle modalità più simili ad uno sfruttamento anziché ad un'occasione; ambiente, con un potenziamento riguardante la raccolta differenziata e la gestione di alcune aree verdi del nostro territorio, in mano direttamente a noi studenti, che personalmente ci occuperemo di curarla; progetti e giornate antimafia svolti con collaborazioni importanti, come quella della Commissione Regionale Antimafia e della DIA (Direzione Investigativa Antimafia); innovazione, proiettando gli studenti nel mondo del coworking e delle start up; cultura, con spazi di condivisione e formazione volti ad uno sviluppo delle conoscenze politico-sociali della comunità studentesca, e l'apertura di siti archeologici ad oggi non fruibili, affinché i nostri tesori possano essere riscoperti e rivalorizzati.
Il nostro impegno verrà portato avanti all’insegna della concretezza e della solidità. E lo faremo in qualità di STUDENTI, senza padrini né padroni, ma con la forza di essere consapevoli del nostro peso, protagonisti del nostro presente. La Consulta è una delle armi più forti ed al contempo democratiche che abbiamo, e noi non la sprecheremo. Ci scusiamo se ne faremo un uso indesiderato, ma qualcuno si dovrà adattare.
Un saluto ed un ringraziamento speciale alla redazione di Tempostretto!”
Alberto Arbuse