Narcotraffico Messina-Calabria, dopo rivelazioni del pentito altri abbreviati al processo Impasse

Narcotraffico Messina-Calabria, dopo rivelazioni del pentito altri abbreviati al processo Impasse

Alessandra Serio

Narcotraffico Messina-Calabria, dopo rivelazioni del pentito altri abbreviati al processo Impasse

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sabato 09 Settembre 2023 - 10:36

Come cambia il quadro, dopo le rivelazioni del secondo pentito al processo sulla rete dei Cuscinà a Giostra

MESSINA – Il colpo di scena è di due mesi fa: Nicola Mantineo, considerato uno dei protagonisti principali del narcotraffico tra il quartiere di Giostra e i fornitori di droga calabresi, si è pentito e ha fatto agli investigatori tante rivelazioni, facendo così salire a 2 il numero dei collaboratori di giustizia, dopo il pentimento di Gianfranco Bonanno che ha raccontato la rete dello spaccio in mano, secondo la Procura di Messina, alla famiglia Cuscinà.

Come cambia il processo

A distanza di due mesi, alla riapertura dell’udienza preliminare e dopo il deposito dei verbali del nuovo pentito, il quadro processuale cambia. In tanti infatti di quelli coinvolti nell’operazione Impasse, scattata nel dicembre scorso, hanno deciso di “stringere i tempi” e hanno chiesto di essere giudicati in abbreviato. Hanno cioè presentato istanza per essere giudicati in questa prima fase preliminare, direttamente dal Gup Claudia Misale, che si sta occupando del caso. Un rito che consente loro di sperare in uno “sconto di pena” sul massimo previsto per i reati contestati, definendo la posizione “allo stato degli atti”, saltando cioè il processo di primo grado dove, attraverso il dibattimento, avrebbero potuto difendersi.

Verdetto entro Natale

I numeri degli imputati sono alti: 65 è il numero complessivo delle persone per le quali il pubblico ministero Francesco Massara aveva anticipato la richiesta di rinvio a giudizio. E del calderone iniziale soltanto meno di una decina, ad aprile scorso, avevano già optato per il processo abbreviato (leggi qui LA SENTENZA) In pochi ieri hanno optato per il rito ordinario e nel loro caso sono stati sentiti i difensori. Quasi tutti quelli rimasti hanno invece chiesto il rito alternativo.

Se ammetterli o no, il giudice lo dirà il prossimo 15 settembre. Per loro, poi, si tornerà in aula a fine mese per dare la parola all’Accusa, che formulerà le richieste di condanna, e in ottobre per sentire i difensori. Se il calendario sarà rispettato, la sentenza potrebbe arrivare prima della fine dell’anno.

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