Nell’ambito della Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza del Lavoro, anche a Messina i sindacati si mobiliteranno per chiedere maggiori tutele a difesa dei lavoratori e per ricordare le vittime delle morti bianche. L'appuntamento è per martedì alle 17 in Prefettura, precise le richieste in ambito messinese.
Ricordare le vittime del lavoro e sollecitare l’adozione di misure urgenti per la salvaguardia l’incolumità dei lavoratori. E’ l’obiettivo della Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza del Lavoro e anche a Messina i sindacati danno appuntamento per martedì 28 alle 17 in Prefettura. Ci sarà un sit-in per affermare l’importanza della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, per sensibilizzare la più ampia pluralità possibile di individui e soggetti politici, economici, sociali ed istituzionali richiamandoli alle loro responsabilità e al loro potere decisionale, per avere luoghi di lavoro funzionali alla sicurezza delle persone.
Cgil, Cisl e Uil, in concomitanza con i presidi che si svolgeranno nelle altre città vogliono con forza allargare l’iniziativa alla lotta alle sostanze cancerogene e soprattutto alla messa al bando totale dell’amianto. Le iniziative del sindacato hanno contribuito sinora ad estendere la sensibilità dei livelli istituzionali su questo problema. Nell’ultima finanziaria il Governo ha deliberato 135 milioni di euro per la bonifica dei siti più colpiti dall’amianto e si è inoltre ottenuto l’accesso al Fondo Vittime dell’amianto per le persone ammalate di mesotelioma anche come semplici cittadini per esposizione familiare e ambientale. Un risultato quindi importante in cui il sindacato ha garantito la solidarietà e la protezione sociale a vittime inconsapevoli e incolpevoli dell’esposizione all’amianto nella normale vita quotidiana a fronte della vergognosa sentenza del processo Eternit che ha negato la giustizia a tante vittime sia tra i lavoratori che tra i cittadini.
La presa di coscienza civile – si sottolinea – rappresenta la base di partenza per affermare una cultura della tutela della salute e della sicurezza che porti all’individuazione di soluzioni dentro e fuori i luoghi di lavoro per combattere una delle più subdole cause di morti bianche. Un problema immenso che coinvolge non solo i lavoratori colpiti ma l’intera società, la sfera sanitaria, previdenziale ed economica.
Occorre ricordare che la Legge Regionale n°10 dello scorso anno ha previsto iniziative volte alla prevenzione e al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento da fibre di amianto. Ma Sicilia e Calabria sono ancora oggi le uniche Regioni a non avere ancora una mappatura dell’amianto.
Necessita, quindi, un avanzamento urgente ed efficace della mappatura e l’aggiornamento del Piano Regionale Amianto Sicilia (PRAS), necessario per lo sblocco dei contributi ai comuni per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.
A Messina l’Assessorato al Risanamento non ha dato seguito al progetto, finanziato dal Governo, volto ad avviare un percorso per il risanamento delle numerose aree inquinate dall’amianto. E comunque la città non si è ancora dotata di un piano comunale amianto.
Cgil Cisl Uil con l’iniziativa del prossimo 28 aprile chiedono che sia finalmente varato il Piano Nazionale Amianto; che si possa provvedere con opere di bonifica ambientale alla riconversione di tutte le aree della provincia di Messina interessate; garantire un’adeguata assistenza sanitaria alle persone coinvolte e assicurando, altresì, una previdenza adeguata.