Le società in capo al Comune di Messina anziché diminuire proliferano. Dopo Arisme, agenzia per il Risanamento; Messina Social City, agenzia chiamata a gestire i servizi sociali, arriva anche “Messina Patrimonio Spa”.
Nei giorni scorsi, la giunta De Luca ha dato via libera alla costituzione della società in house providing per la gestione, valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare comunale, come peraltro già deciso durante l’iter di approvazione del “Salva Messina” e annunciato in conferenza stampa dal sindaco, che ritiene la società una misura indispensabile per salvare il Comune dal dissesto.La delibera approvata dalla giunta De Luca dovrà comunque approdare in Consiglio comunale, a cui spetta l’ultima parola.
Tra le motivazioni addotte per “giustificare “ la scelta di dar vita ad una nuova società, l’esecutivo di Palazzo Zanca sottolinea la «convenienza economica» e la «sostenibilità finanziaria» della costituenda società. La nuova partecipata comunale è in grado – secondo sindaco ed assessori – di apportare benefici invertendo un trend decisamente negativo: «nel comparto dei Fitti Attivi relativi agli immobili di E.R.P. (Edilizia Residenziale Popolare) si registra un credito di euro 5.110.133,00. Inoltre , nell’anno 2018, vi è stata una percentuale di riscossione pari al 33,76% rispetto agli accertamenti di competenza pari ad € 1.951.539,00 ovvero un incasso di € 658.766,00 con una differenza negativa da incassare pari ad € 1.292.773,00.
Tali condizioni, oggetto di ordinaria attività amministrativa, incidono in maniera ulteriormente negativa sulla gestione economica dell’Ente che deve sopportare costi pari a circa € 1.500.000.00 per far fronte a spese di manutenzione e di registrazione fiscale di quegli stessi fitti che nei fatti si incassano in misura eccessivamente esigua». Nelle intenzioni della giunta, “Messina Patrimonio Spa” sarà utile a rimediare all’assenza di adeguato inventario dei Beni come disciplinato dal D.Lgs. 118/11.
In virtù dello Statuto allegato alla delibera, “Messina Patrimonio Spa” è una società per azioni “in house providing” con socio unico a capitale interamente pubblico che durerà fino al 31 dicembre 2029, salvo proroga o anticipato scioglimento deliberato dall’assemblea, e fatto salvo, in ogni caso, un diverso minor termine conseguente a quanto statuito dalla normativa.
La Società , esclusivamente ai fini del perseguimento dell’oggetto sociale, può compiere operazioni mobiliari, immobiliari, commerciali, di leasing in qualità di utilizzatore, di factoring in qualità di cedente , di natura finanziaria, investimenti mobiliari, stipulazione in qualità di richiedente con qualsiasi persona fisica o giuridica, società, ente, di aperture di credito, anticipazioni bancarie, sconti, fidi bancari, mutui ed in genere ogni operazione di finanziamento ed assicurazione non nei confronti del pubblico, richiedere il rilascio a proprio favore o nel proprio interesse di garanzie reali e personali. Le compravendite immobiliari, la contrazione di mutui e di finanziamenti, l’attivazione di affidamenti bancari, che comportino una variazione superiore al 30% degli importi previsti per tali operazioni nel bilancio annuale di previsione approvato dall’assemblea dei soci o, se non previste in tale documento, siano superiori a Euro 500.000,00 per ogni singola operazione, devono essere approvate dal socio unico in sede assembleare.
Il Capitale Sociale nominale è di euro 100 mila euro, è interamente pubblico ed integralmente posseduto dal Socio pubblico unico che, in nessun caso, può cedere le proprie azioni a soggetti privati.
Gli organi della Società sono: l’Assemblea dei Soci; il Consiglio di Amministrazione (composto al massimo da tre componenti) o Amministratore Unico il Collegio Sindacale; il Revisore Legale dei Conti
Nel rispetto dei vincoli di legge e degli indirizzi dell’Ente proprietario in materia di conferimento di incarichi esterni, l’Assemblea ordinaria può nominare un Direttore Generale, scegliendolo anche fra persone estranee alla Società, con mandato della durata di tre anni rinnovabile.
DLT
Leviamo anche le altre e torniamo alla gestione di tutto come negli anni ’50? Già, ma cosi abbiamo un Presidente, un vice Presidente, un Direttore generale e tanti impiegati. E tanti amici, già, non ci pensavo….