Nel corso dell’incontro di questa mattina alla Camera di Commercio, sono state evidenziate tutte le ricadute dei provvedimenti finanziarie che per gli esponenti del sindacato colpiscono solo le fasce più deboli lasciando inalterati i privilegi dei ricchi. Martedì corteo in partenza da piazza Antonello
Il corteo partirà da piazza Antonello per concludersi a piazza Lo Sardo dove il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano e della Cgil Sicilia, Mariella Maggio, faranno un bilancio della manifestazione organizzata per dire no ai tagli imposti dalla manovra finanziaria del governo. Un provvedimento che per i rappresentanti sindacali colpisce solo le fasce sociali più deboli, lavoratori, giovani, pensionati e deprime l’economia e il Mezzogiorno, mentre si lasciano indenni gli evasori e i grandi patrimoni. Queste sono i concetti ripresi anche nel corso dell’Attivo provinciale tenutosi alla Camera di Commercio questa mattina.
I lavori, ai quali hanno partecipato oltre ai dirigenti anche i rappresentanti e i delegati dei principali luoghi di lavoro di tutta la provincia, sono stati introdotti dalla relazione del segretario provinciale Pino Foti che ha evidenziati i nodi principali della manovra e le sue ricadute. “Siamo evidentemente di fronte a misure fortemente inique che colpiscono soprattutto chi paga le tasse, i redditi medio-bassi, i lavoratori pubblici, i giovani e che deprimerà ulteriormente l’economia e il Mezzogiorno”, ha osservato Foti. Osservazioni condivise dal gruppo dirigente e dal segretario generale Oceano che ha curato le conclusioni ricordando alcuni dati recenti che segnano la situazione del nostro paese.
Secondo Confcommercio infatti il livello dei consumi oggi in Italia e soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno
è al di sotto di quello del 2000. Mentre Confartigianato nei giorni scorsi ha denunciato come l’Italia abbia il record europeo per la disoccupazione under 35 e come per i giovani fino a 24 anni la forbice tra Italia e Sud sia di quasi 10 punti percentuali (25% tasso disoccupazione al Sud; 15,9% complessivo Italia). “Con questa Manovra il Governo deprime ulteriormente il Mezzogiorno e il lavoro, danneggia i giovani e gli onesti mentre fa salvi gli evasori- spiega Oceano-. È una manovra fortemente iniqua oltreché sbagliata come, oltre a noi, già stanno segnalando Corte dei Conti e Bankitalia. Per questo la Cgil e i lavoratori sciopereranno e scenderanno in piazza”. Sul sito della Cgil è già in corso una Raccolta di firme per salvare le Festività civili e laiche.
(FOTO STURIALE)