Monsignor Calogero La Piana porge gli auguri di buon Natale a tutti i messinesi: "Invito a vivere il Natale nel segno della luce e della speranza". All'interno IL VIDEO
“Miei cari fratelli e amici, permettetemi ancora di entrare nelle vostre case per portarvi l’espressione dell’affettuosa vicinanza, l’augurio fraterno e l’invito a vivere il Natale nel segno della luce e della speranza.
E’ drammaticamente vero, viviamo tempi difficili: ci preoccupa non poco la situazione in cui versano le istituzioni cittadine, la chiusura di attività commerciali e lavorative, lo stato di precarietà di molti lavoratori; ci angustiano i luoghi del bisogno, sempre più numerosi, che sono le case delle nostre famiglie, per l’assenza di lavoro, i mutui, gli affitti, diventati spesso ostacoli invalicabili. Lo sgretolarsi di nuclei familiari, lo stato di abbandono degli anziani e degli ammalati, l’emarginazione e lo sfruttamento degli immigrati, la recrudescenza di fatti mafiosi e malavitosi, il dilagare della violenza, dell’illegalità e della volgarità, la percezione di impotenza e di insicurezza di tanta gente, contribuiscono non poco a minare la speranza.
Eppure il Natale è memoria di un evento carico di gioia e di liberazione: “è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini”. A Betlemme, Dio è venuto in mezzo a noi, si è fatto uno di noi: “Non temere, dunque,… non lasciarti cadere le braccia… il Signore in mezzo a te è un salvatore potente”. Non siamo soli, fratelli, a lottare contro le difficoltà e le avversità. Il Natale ci insegna a confidare nel Signore, ma anche a valutare la crisi come opportunità, a rivedere cioè il nostro stile di vita e ridisegnare gli ideali per cui vivere, “a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà” (San Paolo nella lettera a Tito).
Urge, miei cari amici, un sussulto morale e spirituale, personale e collettivo, per non cedere alla rassegnazione, per non smarrire i valori e le azioni che meglio esprimono la dignità umana: la fiducia e la speranza, la condivisione e la partecipazione, la solidarietà e la fraternità. Non possiamo escludere, infatti, tra le cause della crisi globale, il ripiegamento su se stessi, la chiusura nei propri interessi e l’esclusione degli altri dalla propria vita. E’ urgente coltivare la consapevolezza e l’impegno per il bene comune, costruire uno stile di vita più sobrio, solidale e pacifico; gli altri, l’anziano e l’ammalato, il povero e l’immigrato, non esistono per toglierci qualcosa, ma per essere accolti e amati.
Il Bambino Gesù adagiato sulla mangiatoia non è semplice icona; è il dono di un Dio che non si dimentica di noi, che vive in mezzo a noi, che cammina e soffre con noi. Il Figlio di Dio, fattosi uomo, ci ricorda che la dignità dell’uomo non può essere calpestata dallo spread, dall’economia selvaggia, dalla finanza irresponsabile e dalla cattiva politica. Ogni cosa deve essere ripensata e riprogettata collocando al centro la persona e i suoi diritti inalienabili.
La stella che appare ed apre il cammino dei Magi traccia la strada da seguire: camminare “nella luce” e non nelle “tenebre”, perseguire con coraggio l’ideale del bene e del giusto, rispettare sempre la dignità dell’uomo, credere e lavorare per una nuova umanità, fondata sui valori evangelici della gratuità e della fraternità”.
arcivescovo bastaaaaaaaaaaaaaa
E se magari s’aprissero le porte delle decine e decine di immobili sottoutilizzati dalla curia per dare ospitalità a chi non ha una casa sarebbe anche meglio.
E’ ormai sempre più distante l’insegamento di Cristo dalla chiesa, Altruismo, povertà, umiltà….Troppo scomodi per la chiesa di oggi. Seduti sui loro scranni d’oro (letteralmente)ci propagandano ipocrisia e bigottismo. Chili e chili d’oro sulle spalle di idoli e sotto il popolo stremato a chiedere aiuto. E’ proprio vero, la religione è l’oppio dei popoli.
Sussulto morale…. a Messina anche i preti xxxxxxxxxx, Pronti sempre a indirizzare la preferenza al politico di favore… Eminenza, non ci faccia la predica perchè se i politici e i mafiosi si sono impadroniti della città, la chiesa gli ha fatto da palo.
Ho visto;
– Ho visto preti osannare mafiosi nelle loro omelie funebri;
– Ho visto preti costruirsi una fortezza con tanto di auditorium privato utilizzato solo per gli amici e parenti
– ho visto preti Investire in diamanti;
– Ho visto preti che invece di portare conforto ai disgraziati passare da pranzi e cene luculliane per festeggiare con “Umiltà” il santo natale,
– Ho visto preti che poco prima di riporre al sicuro nella cassetta di sicurezza della banca il tosoro del santo predicano altruismo e generosità…
– Ho visto anche preti che hanno lottato contro la mafia e la massoneria, ma quelli sono morti ammazzati.