Evento natalizio a Villa Melania Cultural Refactory a Pistunina, il prossimo 21 Dicembre dalle 17.30 in poi. Saranno presenti all’evento il sindaco di Messina Cateno De Luca e l’assessore comunale alla Cultura Enzo Caruso.
La mostra
Si inizierà alle 17,30 con la visita guidata della mostra di Arte contemporanea, degli antichi mestieri ed etnoantropologica con pupi e carretti siciliani, si proseguirà vedendo la prima Villa costruita con criteri antisismici a Messina dopo il terremoto del 1908; dalle 18,30 fino alle 19,30 si giocherà a tombola che verrà smorfiata in siciliano con premi offerti dalla Fondazione Salonia che organizza l’evento; poi apericena biologico e infine, uno splendido spettacolo teatrale e musicale dal titolo “Telemaco prigioniero”.
Nella mostra potrete ammirare le opere d’arte contemporanea che riprendono tutte le tradizioni folkloristiche della trinacria, a partire dai mercati siciliani, oggetto di una mostra anche ad Expo 2015. Le opere esaltano, con toni accentuati, le emozioni forti che rappresentano la più vera sicilianità, sottolineandone i colori, i sapori, le intensità; hanno una luce così calda e forte che fa risplendere, i paesaggi, le persone, al punto che ogni particolare diventa fondamentale. Tra gli artisti presenti nella mostra Dimitri Salonia, Alex Caminiti, Bruno Samperi, Lidia Monachino, Renato Coletta.
Interessante anche l’esposizione di oggetti tipici della cultura siciliana, poiché sarà possibile visionare pezzi d’artigianato artistico, come sculture lignee devozionali, carretti siciliani, pupi, e altri oggetti, che da sempre costituiscono una testimonianza preziosissima della vita popolare. All’interno della mostra anche tanti attrezzi utilizzati per antichi mestieri manuali, oggi scomparsi in Sicilia. Per riportare alla memoria alcuni di essi sono stati esposti quelli più conosciuti. Si tratta di lavori in passato molto diffusi, come il calzolaio, il cannizzaru, il cardatori, il filatori, il tintori, il tessitori, il barbiere, il piggiatore d’uva, il carrettiere, il cufinaru e fasciddaru, il curdaru, l’innestatori, l’ìntaccatori il mietitori, lo spigolatori, le ricamatrici, il saponaro, il siggiaru, lo stagnino, lo zimmilaru, il bottaio.
Notevoli anche i costumi, i manifesti e le foto presenti del Teatro Libero di Messina che per 40 anni ha rappresentato tutte le opere teatrali più importanti siciliane.
Visita alla villa, tombola e aperitivo
Si proseguirà poi con la visita della prima Villa costruita con criteri antisismici dopo il terremoto, una costruzione Liberty con un’altra mostra all’interno.
Subito dopo dalle 18,30 in poi si giocherà a tombola che verrà smorfiata da un attore.
Alle 19.30 si cenerà con un aperitivo realizzato con prodotti biologici a chilometro zero della fattoria Urbana Villarè.
Teatro e Musica
In seguito andrà in scena nella sala di Villa Melania Cultural Refactory alle 20.30 fino alle 22.30 lo spettacolo musicale e teatrale “Telemaco prigionero”. Si tratta dell’Odissea di Omero vista e interpretata con gli occhi del figlio di Ulisse.
Il Testo dello spettacolo è ripreso dalla traduzione in dialetto messinese di Rosa Gazzara Siciliano dall’edizione greca originale dell’Odissea di Allen di Oxford. Il testo è stato poi adattato dal regista e attore Eros Salonia, che interpreterà quest’opera come un ‘cunto’ accompagnato dal chitarrista e cantante Vincenzo Guerazzi. Gazzara Siciliano, con ammirevole costanza e perizia, ha scritto in dialetto messinese molte opere traducendo anche la Divina commedia di Dante e riscrivendo tutti i miti e leggende conosciuti a Messina, ricostruendo di fatto un’identità letteraria a questo ‘lingua’. Il lavoro di Gazzara in un affascinante ed epico percorso intellettuale, e attraverso opere importanti della letteratura classica, ha toccato sponde identitarie diverse, facendo si che vari poemi di valore universale riguardanti antiche e importanti civiltà, potessero essere assaporati dai siciliani anche mediante l’uso della loro stessa lingua d’origine, cosa per noi messinesi ancora più apprezzabile. Salonia e Guerazzi riusciranno con musica e parole a trasformare l’Odissea in un ‘cunto’, con più azione, offrendo un’immagine armoniosa e reale di avvenimenti, miti e leggende. Con atmosfere magiche ripercorreranno il poema epico, rivisitandolo ed attualizzandolo, facendo emergere la figura di Telemaco che, come spesso avviene nella società contemporanea, soffre per il padre assente, ed è sbandato perché gli è mancata per tanti anni la figura paterna. I quadri che saranno visibili in scena per accompagnare con le figure i diversi atti dello spettacolo sono stati realizzati dall’artista Dimitri Salonia.
Parte del ricavato della serata andrà contribuire all’ acquisto di un esoscheletro meccanico per Morgan, ragazzo di Messina affetto da disabilità psicomotorie.