Il Rettore ha incontrato il personale medico, docente e tecnico-amministrativo del Policlinico per affrontare le strategie future. "Finora è mancato l'allineamento tra le tre funzioni dell'Azienda- ha detto Pietro Navarra- che sono Assistenza, Didattica e Ricerca. Solo se funzionano tutte e tre raggiungermo nuovi traguardi"
“C’è qualcosa che deve tornare a brillare qui, ed è la U dell’AOU (azienda ospedaliera universitaria). Una U che nel tempo si è sbiadita”. Mentre il neo rettore Pietro Navarra pronuncia questa parole scrosciano gli applausi della platea, medici, paramedici, personale docente e tecnico amministrativo del Policlinico, riuniti nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze pediatriche mediche e chirurgiche. Una scelta non casuale, perché “I bambini rappresentano il nostro futuro ed io sono qui per parlare del futuro di quest’Azienda ospedaliera e dell’Ateneo”.
E’stata la sua prima uscita pubblica ed ha scelto di voler incontrare gli operatori, i medici, il personale che ogni giorno, tra sacrifici e sogni, lavora per garantire un’assistenza all’altezza degli standard richiesti. Prima del suo intervento era stato il commissario straordinario del Policlinico Giuseppe Pecoraro a tracciare, con una relazione di oltre un’ora, il bilancio di questi anni ed i traguardi raggiunti sia in termini di assistenza, che di obiettivi indicati dalla Regione, che di standard organizzativi.
“Come Rettore sono lieto di sapere che questa è un’azienda in ottima salute e che i successi in termini di performance assistenziali sono dovuti a chi lavora- ha spiegato il professor Navarra- Un’Azienda Ospedaliera Universitaria è fatta non solo di assistenza, ma anche di ricerca e formazione. La sua specificità nasce proprio da quella U di Universitaria che deve integrarsi con la didattica e con l’assistenza”.
Secondo il Magnifico è giusto ed è lodevole impegnarsi affinché un’azienda funzioni, ma i tre settori devono essere integrati, altrimenti si rischia uno squilibrio che finisce con il ripercuotersi sull’assistenza e sulla didattica.
“Il segreto- ha aggiunto- è allineare assistenza-didattica e ricerca. Se ad esempio una facoltà di medicina ha una produzione di ricerca inferiore alla media nazionale questo influirà sull’intero Ateneo. Non solo, si apriranno spazi di posizione per così dire “improduttiva”, l’ambiente diventerà malsano e finirà con il ripercuotersi sulla qualità dell’assistenza creando distorsioni che difficilmente si possono correggere”.
Dall’intervento è emersa chiaramente la volontà, da parte del nuovo Rettore, di puntare sulla ricerca e sulla possibilità di migliorare e rendere più agevole anche la formazione (ad esempio coordinando in un unico polo la didattica relativa alle lezioni), perché soltanto se cresceranno insieme questi due settori anche l’assistenza potrà beneficiarne. In questa direzione vanno gli incontri che si sono tenuti con l’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino ed i Rettori degli Atenei siciliani, con i quali, entro fine settembre dovranno essere siglati i nuovi protocolli d’intesa.
“L’occasione per fare questo nuovo percorso sono i protocolli d’intesa che devono essere rivisti alla luce di queste riflessioni. La Sicilia, tra l’altro, ha una sua specificità, con i tre Atenei che vantano anche tre Aziende Ospedaliere Universitarie e che potranno agire in sinergia. Dobbiamo cambiare la logica del protocollo puntando all’allineamento di assistenza-didattica e ricerca”.
Era stato il commissario straordinario dell’Azienda, Pecoraro, a tracciare un quadro dei risultati raggiunti negli ultimi anni e che hanno consentito non solo di rispettare gli obiettivi indicati dalla Regione (portando il Policlinico in alcuni settori ad essere la prima azienda in Sicilia), ma anche di porsi nuove sfide per il futuro.
“Abbiamo trovato bilanci non approvati dal 2004 al 2007, oggi e lo dico con orgoglio, il nostro bilancio viene preso ad esempio. Lo scorso anno abbiamo anche ottenuto riconoscimenti all’Oscar dei bilanci della Pubblica amministrazione- ha spiegato Pecoraro dopo aver ricordato i singoli risultati raggiunti- L’intera organizzazione è stata migliorata per conquistare gli standard richiesti e gli obiettivi che di anno in anno ci ha dato la Regione. Sono diminuiti i ricoveri e le degenze inappropriate, sono in calo i parti cesarei e siamo i primi in numerosi degli obiettivi che ci ha indicato l’assessorato. Siamo l’unica azienda totalmente libera dalla “carta” perché abbiamo informatizzato e digitalizzato il possibile. La viabilità è il fiore all’occhiello, l’unico neo è rappresentato dalla qualità dei pasti. Per quanto riguarda questo aspetto e la gestione dei pasti mi sono rivolto al prefetto e non so se andrò in Procura”.
Settore per settore Pecoraro ha snocciolato i risultati, sotto il profilo dell’assistenza, annunciando i prossimi passi.
“Sono lieto di questi successi, perché è chiaro che il commissario ha l’obiettivo di far funzionare l’Azienda Policlinico- ha concluso il Rettore- ma adesso guardiamo al futuro che deve tornare a vedere brillare la U di Università, quindi ricerca e didattica. Dobbiamo lavorare insieme anche per far sì che qualità e merito abbiano sempre più spazio all’interno dell’Azienda e questo per il futuro stesso dell’intero Ateneo”.
Rosaria Brancato
COMINCI A FAR BRILLARE LA ” A ” ….FACENDO LAVORARE SERIAMENTE E CON SENSO DI RESPONSABILITA’ I DIPENDENTI DEGLI OSPEDALI UNIVERSITARI A COMINCIARE DA QUELLI CHE SI OCCUPANO DELLA SANITA’, DOVE ALCUNI TRATTANO I PAZIENTI COME SE FOSSERO ANIMALI E PER QUESTI POCHI ..LA FACCIA LA PERDETE TUTTI .