Lavoratori iperqualificati, dicono 'no' ai rimpalli di responsabilità, s'appellano alla Regione e lamentano: «Ci trattano come precari di serie 'B'»
REGGIO CALABRIA – Sono trascorsi oltre tre mesi dalla cessazione dei contratti dei cosiddetti “ex Navigator”, gli specialisti dei servizi per l’impiego che sino ad ottobre hanno operato all’interno negli uffici regionali della Calabria.
Risorse fondamentali per centrare gli obiettivi “Gol” del Pnrr
«La proroga non è arrivata, nonostante, nel corso dell’ultimo anno – rilevano i diretti interessati in un documento diffuso agli operatori dell’informazione –, le mansioni non fossero limitate esclusivamente all’assistenza tecnica relativa all’adempimento degli oneri previsti per i percettori dalla normativa del Reddito di cittadinanza, ma – di fatto – hanno costituito un fondamentale supporto ai Centri per l’Impiego per l’erogazione di tutti i servizi di base e specialistici erogati da tali strutture.
Assunti mediante una selezione pubblica alla quale hanno partecipato oltre 30.000 candidati, si tratta di professionisti, laureati con il massimo dei voti, plurititolati e con oltre tre anni di esperienza acquisita nell’ambito delle politiche attive del lavoro, rivelatisi indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) previsto dal Pnrr e nella realizzazione dei progetti di pubblica utilità (1.638 solo in Calabria) da parte dei Comuni calabresi».
«Trattati come precari di serie ‘B’»
Ebbene, si legge ancora nella nota, «oggi gli ex Navigator calabresi si rivolgono alla Regione per sottolineare come – ancora una volta – non abbia esitato a trattarli come precari di livello inferiore rispetto a tutti gli altri: Non è possibile non constatare come la Regione si adoperi alacremente alla ricerca di soluzioni utili per la ricollocazione e stabilizzazione delle altre categorie di lavoratori che, a vario titolo, hanno prestato servizio presso l’Ente, ma si disinteressi totalmente della nostra situazione.
Abbiamo già avuto modo di precisare – continuano – come gli interventi a favore di altri (vedi concorso di stabilizzazione precari di Azienda Calabria Lavoro o la recente legge in via di approvazione in favore dei precari ex legge 12) siano assolutamente da valutare positivamente; tuttavia, riteniamo che lo stesso impegno dovrebbe essere riposto anche nell’ambito delle trattative con il Ministero del Lavoro volte ad addivenire ad una stabile definizione della vertenza».
I navigator dicono ‘no’ ai rimpalli di responsabilità
Sulla questione, in seguito alle reiterate richieste, è stata convocata dal sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, senatore Claudio Durigon, una riunione con le organizzazioni sindacali, nel corso della quale si attende finalmente una proposta che consenta di non disperdere professionalità, indispensabili per una vera riforma delle politiche attive del lavoro.
In quest’ottica, auspichiamo di non dover assistere all’ennesimo rimbalzo di responsabilità tra Governo e Regioni e che, da parte della Regione Calabria, vi sia ferma collaborazione, giusto riconoscimento al lavoro prestato a supporto dei Centri per l’Impiego e a favore dell’utenza».