La scuola potrà accogliere oltre 80 allievi a cui verrà fornita una preparazione diversificata e completa. Buzzanca: «Per Messina un riconoscimento del ruolo di centralità nell'ambito delle attività marittime, di difesa e salvaguardia del mare, con particolare riguardo alla sicurezza della navigazione»
Quattro aule multimediali, un’aula conferenza con una capienza di più di 80 persone, due laboratori officina per il sistema simulatore/addestratore, con una capacità di erogazione formativa complessiva per pgni sessione fino a 80 frequentatori. Sono questi alcuni dei numeri del centro di formazione nazionale VTMIS (Vessel Traffic Management and Information System) della Guardia costiera inaugurato presso la base militare di San Raineri alla presenza dei più alti rappresentanti istituzionali e di “settore”. Il nuovo e tecnologico punto informativo, come spiegato dal responsabile del progetto, l’ammiraglio Pierluigi Cacioppo, nasce dall’esigenza di formare personale altamente qualificato da impiegare nel sistema di controllo e gestione del traffico navale, con particolare riferimento proprio al VTS, servizi di assistenza al traffico marino.
«Lo Stretto di Messina – ha affermato il responsabile – primo VTS italiano, è interessato ogni giorno da circa 150 transiti in senso trasversale e circa 50 in senso longitudinale di solo naviglio commerciale; rappresenta uno dei centri nevralgici del Mediterraneo. E’ in questo contesto che opera il centro locale VTS dello Stretto. Al personale che effettuerà e supererà il corso verrà rilasciato un certificato su modello internazionale che lo abiliterà ad espletare tutte le funzioni del caso. Il punto peloritano – continua ancora Cacioppo – è stato realizzato tenendo conto delle esperienze già maturate in centri analoghi all’estero. La nostra scuola consente di formare il personale in maniera estremamente diversificata e completa, potendo ricercare tutte le condizioni pratiche in cui l’operatore potrebbe realmente venirsi a trovare».
I frequentatori della scuola, potranno essere ospitati presso l’apposita adiacente foresteria capace di accogliere circa 80 persone. La struttura sarà idonea ad ospitare anche corsi per i paesi esteri dell’UE ed extra, sia nel settore del monitoraggio del traffico marittimo che nel SAR e nelle altre materia di competenza.
«La scelta di Messina – ha commentato il sindaco Buzzanca – riconosce alla città il suo ruolo centrale, nell’ambito delle attività marittime, di difesa e salvaguardia del mare, con particolare riguardo alla sicurezza della navigazione. E’ un’attenzione che il Governo nazionale ha prestato alla nostra città, per cui ringrazio vivamente sia il ministro Matteoli che l’ammiraglio Brusco. Per il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la realizzazione del centro nazionale VTMIS che si attiva a Messina è molto importante e costituisce certamente un fiore all’occhiello per l’Italia e per la tecnologia al servizio della sicurezza marittima. La scelta di localizzare il Centro a Messina non è casuale, ma riconosce alla città – porta della Sicilia – il suo ruolo centrale come città di mare al centro del Mediterraneo».
Dello stesso tenore le dichiarazioni del Comadante generale della Guardia Costiera: «E’ un’importante realtà per le Capitanerie di Porto, non solo perchè ci pone all’avanguardia nella formazione in un settore altamente tecnologico, essenziale per la sicurezza della navigazione ma anche perchè rafforza il ruolo della Guardia Costiera Italiana in ambito sovrannazionale garantendo, nel rispetto degli standard internazionali, l’alta qualificazione del personale impiegato nel sistema».
«Grazie all’altissima tecnologia dei sistemi adottati – ha sottolineato l’ing. Marina Grossi, amministratore delegato e direttore generale Selex Sistemi Integrati – il nuovo Istituto Nazionale di formazione è un centro all’avanguardia in Europa e un modello da seguire per tutti i paesi del Mediterraneo, soprattutto in vista del Regional VTS che dovrebbe rappresentare, nei prossimi anni, l’integrazione di tutti i sistemi VTS installati sulle coste del Mediterraneo. L’architettura di sistema dei centri VTS (Vessel Traffic Service) è basata su livelli di controllo multipli – locali, di area e centrali – che interagiscono su differenti gradi operativi. Le stazioni locali previste da questo tipo di architettura acquisiscono dati direttamente dai sensori di sito ed interagiscono con il traffico marittimo, contribuendo a garantire una più sicura ed efficiente condotta della navigazione a salvaguardia della vita umana in mare e tutela dell’ambiente marino e costiero. Inoltre il sistema ha la capacità di essere integrato con altri sistemi di monitoraggio del traffico marittimo gestiti dalle Capitanerie, prendendo la denominazione di VTMIS (Vessel Traffic Management and Information System), i cui dati possono essere condivisi con altre organizzazioni ed enti della Pubblica Amministrazione, altri Stati dell’Unione Europea ed in ambito internazionale. Oltre alla Centrale VTMIS nazionale, operativa presso il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, alla quale confluiscono le informazioni dei centri territoriali, sono in funzione lungo le coste della penisola centri VTMIS e VTS locali».
(PHOTOGALLERY DINO STURIALE)
Bene.
bene che? Male i picciuli non ci sunnu ne li mette Matteoli e nemmeno il berluscones.Quindi ,bene di che???