Non ha avuto luogo la riunione del Consiglio comunale che, ieri sera, doveva surrogare gli otto consiglieri che hanno rassegnato le dimissioni nei giorni scorsi mirando alla decadenza del civico consesso.
Cancelli chiusi con i catenacci, luci spente nella piazza e nessuna bandiera esposta.
Secondo l’amministrazione comunale ed il segretario, che si avvalgono di un parere dell’assessorato regionale agli enti locali, la riunione non poteva essere convocata e quindi nessuno ha aperto l’aula ai sette consiglieri rimasti in carica ed a quelli che si erano presentati per la surroga.
Secondo questi ultimi, infatti, un parere non può sostituire il decreto di scioglimento che la Regione non ha ancora mandato e soprattutto, le dimissioni dei colleghi non sono avvenute in maniera contestuale. Quindi attaccano il sindaco Ciro Gallo accusandolo di voler imporre un “colpo di mano” per continuare ad amministrare con un commissario regionale anziché con un organo democraticamente eletto.
Per questo, ieri sera, i consiglieri rimasti in carica hanno presentato denuncia ai Carabinieri.