AtoMe1. Grande attesa per l'incontro con il Prefetto Alecci

AtoMe1. Grande attesa per l’incontro con il Prefetto Alecci

AtoMe1. Grande attesa per l’incontro con il Prefetto Alecci

domenica 01 Marzo 2009 - 18:37

Continua la delicata, quanto al tempo stesso -tragica-, vicenda dei 180 lavoratori dell’AtoMe1.

Giorno 5 p.v. è fissato l’incontro con il Prefetto Alecci.

Riportiamo di seguito il comunciato stampa diramato dalle organizzazioni sindacali a firma di Orlando Latino,Cgil; Calogero Emanuele, Cisl; Nunzio Musca, Uil.

«Come Organizzazioni Sindacali, noi di Cgil, Cisl e Uil, siamo fortemente preoccupati sul destino della commessa relativa ai servizi di igiene ambientale dell’ATO ME1.

Purtroppo, se escludiamo l’autorevole iniziative del Prefetto di convocare le parti per il prossimo 5 marzo, registriamo solo prese di posizioni personalistiche e distruttive.

Nei diversi e continui incontri esperiti in questi giorni per tentare ogni possibile ricomposizione della “querelle”, a fronte della disponibilità al dialogo ed alla riconciliazione da parte delle Aziende, abbiamo registrato che il Consiglio di Amministrazione dell’ATO ME1 ed i sindaci, hanno fretta ed urgenza di mandare a casa il Gestore.

QUESTI SONO I NOSTRI DUBBI ED I NOSTRI INTERROGATIVI:

I sindaci vogliono gestirsi il servizio in forma diretta?

I sindaci, vogliono affidare il servizio ad altre ditte, magari già allertate, ricorrendo a 33 ordinanze di urgenza, come sembra essere stato consigliato dall’ARRA?

L’ATO ed i sindaci vogliono lasciare a casa i 180 lavoratori?

Perché l’ATO ed i sindaci, malgrado la disponibilità del Prefetto risalente al 12 febbraio u.s., accettano solo ora la convocazione prefettizia?

Perché l’ATO ed i sindaci, in maniera strumentale per la maggior parte dei casi, producono a catena 33 contestazioni al giorno?

Perché l’ATO ed i sindaci vogliono ulteriormente aggravare la situazione finanziaria della società, dovuta ai maggiori oneri per spese legali, interessi oltre al danno economico, sociale, finanziario ed occupazionale per il territorio?

Forse agli stessi sindaci fa comodo la rescissione del contratto e la dichiarazione di fallimento della società per farsi fuori sia il gestore che i componenti del CdA?;

E’ più conveniente dichiarare chiuse le procedure di licenziamento, per dire ai sindaci assumetevi i 180 lavoratori licenziati?

Dobbiamo attivare le richieste di riconoscimento degli ammortizzatori sociali?

Tutti interrogativi a cui speriamo venga data una risposta favorevole in direzione della ricomposizione del tavolo di trattativa tra ATO ed Azienda e le scriventi OO.SS.

Per questo, fiduciosamente, deponiamo le nostre speranze nelle mani di Sua Eccellenza il Prefetto che, sicuramente, saprà ricondurre l’intera vicenda nell’alveo del confronto dialettico ed amministrativo, scongiurando qualsivoglia decisione dell’autorità giudiziaria, che, alla fine, non avrà ne vinti ne vincitori, ma, certamente, avrà degli sconfitti: i cittadini ed i lavoratori».

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