Ha scatenato diverse polemiche questa decisione presa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Sindoni (nella foto).
Integralmente, di seguito, il comunicato diramato dall’Ufficio stampa del comune paladino.
«Sono diciotto i beni immobili inseriti dall’Amministrazione Sindoni nel piano delle alienazioni, sul quale e non sempre con competenza, si sono registrati nei giorni scorsi alcuni interventi. Undici di questi potranno essere venduti già nell’anno in corso.
“Si tratta di nove alloggi di edilizia popolare, otto dei quali ubicati in contrada Piscittina ed uno in contrada S. Lucia che essendo diventati di proprietà del Comune saranno venduti a trattativa privata ed al prezzo minore possibile ai legittimi assegnatari”. Ha dichiarato il Sindaco Enzo Sindoni che subito dopo ha continuato: “Vorrei sentire chiaro e forte il consenso a questa iniziativa di carattere culturale e sociale straordinario anzitutto, da parte di chi, ha artatamente tentato di disinformare l’opinione pubblica. Le altre vendite possibili per l’anno in corso sono tre ed avverranno con asta pubblica: l’ufficio acquedotto, un’area attrezzata in contrada San Martino e l’immobile già sede dell’istituto d’Arte sul Lungomare Andrea Doria. La cessione di quest’ultimo è vincolata alla realizzazione di una struttura ricettiva, ed i proventi che deriveranno alla comunità Orlandina, verranno investiti nell’arredo del Lungomare Ligabue e del successivo percorso pedonale fino al complesso “Nettuno” e per il rifacimento dell’illuminazione delle vie del centro. Ma è per me un piacere politico parlare delle altre due possibili vendite. L’ufficio acquedotto che è stato regalato o meglio <