Montagnareale : piano di Protezione Civile per il rischio sismico

Montagnareale : piano di Protezione Civile per il rischio sismico

Montagnareale : piano di Protezione Civile per il rischio sismico

mercoledì 24 Giugno 2009 - 08:56

A presentare la pianificazione, strumento essenziale di lavoro, in termini di previsione, prevenzione e soccorso, sono stati il sindaco Anna Sidoti e l’ing. Bruno Manfrè, direttore responsabile del dipartimento provinciale di protezione civile di Messina.

Alla tavola rotonda hanno partecipato anche l’arch. Giuseppe Soraci, dirigente dell’unità operativa 16 per il rischio sismico del dipartimento di protezione civile di Messina, Biagio Privitera, funzionario della Provincia Regionale di Messina, il dott. Carmelo Di Vincenzo, capo ispettorato dipartimentale delle foreste di Messina, il geom Ciliberto del comando provinciale dei vigili del fuoco, l’assessore comunale all’urbanistica del comune di Patti, Paolo Mastronardi, ed i sindaci di Librizzi e Montalbano Elicona, Renato Cilona e Giuseppe Simone. Presenti anche i rappresentanti del gruppo di redazione che, con lo staff dell’ufficio tecnico comunale, ha elaborato il piano che, nella parte tecnica, è stato illustrato dagli arch. Carmela Livoti e Francesco Giorgianni. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Anna Sidoti anche in considerazione del fatto che Montagnareale è tra i primi comuni a dotarsi di un piano di protezione civile comunale per il rischio sismico.

Quello presentato nel centro nebroideo è un piano in progress, nel senso che sarà modulato sulle esigenze del territorio e in continuo aggiornamento per essere sempre attuale e quindi prontamente utilizzabile in caso di necessità. Si tratta di un piano dinamico, come ha evidenziato l’arch. Soraci, che, oltre a predisporre gli interventi in caso di calamità, ipotizza la vulnerabilità del territorio definendo gli eventuali rischi e i danni che potrebbero essere provocati da un possibile terremoto. Nel complesso il piano ha preso in esame oltre mille edifici sparsi su tutto il territorio comunale raccogliendo circa 26mila dati che sono stati catalogati e che hanno consentito di valutare nel dettaglio la situazione reale di rischio di tutto il territorio comunale.

Nel corso dell’incontro è emersa la necessità che il piano di Montagnareale non rimanga un’iniziativa isolata ma serva da stimolo per tutte le realtà comunali al fine di creare, ognuno, il proprio piano di emergenza e, come evidenziato da più parti, si crei una rete di collaborazione al fine di coordinare gli interventi in caso di necessità.

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