Parla l'assesore regionale agli enti locali dopo la protesta di ieri dei primi cittadini
“Sono vicina ai sindaci del distretto sociosanitario di Mistretta, con i quali mi confronto quotidianamente, che chiedono il potenziamento della rete ospedaliera del comprensorio e la creazione di posti Covid, mediante la riconversione del nosocomio di Mistretta”. Sono le parole dell’assessore regionale Grasso in riferimento alla protesta dei sindaci e degli amministratori della Valle dell’Halaesa di ieri . A essa hanno preso parte i sindaci e tutti i presidenti dei Consigli comunali dei comuni dei Nebrodi.
Già lo scorso mese di marzo, in piena emergenza, i Sindaci del Distretto D29 di Mistretta, avevano denunciato la situazione di abbandono in cui versava l’ospedale (inoperativa la sala operatoria, macchinari obsoleti e assenza di medici e infermieri). “Da marzo a ottobre, nessuna risposta è pervenuta. Oggi ci troviamo in piena seconda emergenza, nel nostro territorio già due persone sono morte per Covid e aumentano in ogni comunità i casi di positività. L’unica struttura sanitaria più vicina è il Policlinico di Messina a 180 km, per poi avere l’esito chissà quando. Le condizioni dell’ospedale sono le stesse di sei mesi fa, anzi si sono fermate altre macchine in assenza di manutenzione e personale sanitario sempre più ridotto”.
L’ assessore Grasso proseguendo, comunica di aver rappresentato all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, quanto richiesto dagli amministratori, il quale ha prontamente valutato con i propri uffici la fattibilità di quanto richiesto. Grasso ha poi chiesto all’Assessore di inserire l’ospedale di Mistretta nel Piano Covid. “La volontà del Governo regionale è di una totale collaborazione con gli Enti Locali per ridurre i disagi delle comunità locali e contenere la seconda ondata epidemiologica”, ha concluso.