Secondo le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore, Francesco Bonazinga, questa organizzazione aveva messo su un sistema ben collaudato, clandestino e parallelo rispetto a quello del commercio legale e controllato delle carni.
Allevatori, macellai, perfino medici veterinari. E’ un vero e proprio vaso di pandora quello scoperchiato dalle indagini dei poliziotti del Commissariato di Sant’Agata di Militello che hanno puntato la lente di ingrandimento sul “sistema marcio” della macellazione clandestina nella zona nebroidea, nonché della vendita di carne e merce pericolosa per la salute, ad altissimo rischio di trasmissione di malattie infettive quali la tubercolosi.
Trentatré le persone raggiunte questa mattina da altrettante ordinanze di misura cautelare firmate dal Gip del Tribunale di Barcellona, Andrea La Spada. Cinquanta in tutto gli indagati in quella che è stata ribattezzata “Operazione Gamma Interferon”. Tra di loro anche medici veterinari dell’ASP di Sant’Agata, oltre allevatori e macellai.
Secondo le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore, Francesco Bonazinga, questa organizzazione aveva messo su un sistema ben collaudato, clandestino e parallelo rispetto a quello del commercio legale e controllato delle carni.
Dal furto di animali al maltrattamento, fino alla loro uccisione e la successiva macellazione clandestina, per poi arrivare alla vendita al sempre ignaro pubblico di carne priva di qualsiasi controllo sanitario. Funzionava così, il loro sistema. Con il rischio altissimo che quella stessa carne che poi finiva nelle tavole dei cittadini fosse affetta da malattie infettive quali anche la tubercolosi.
Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà in Questura alle 11.30. (Veronica Crocitti)
Si è dovuto arrivare a tanto!
Possibile che nessuno sapesse?
In questa specie di “terra di nessuno” il malaffare continua a farla da padrone, persino intossicando ed avvelenando il prossimo.
Ora, passi per questi ignoranti e senza cervello che pur di arricchirsi, non riflettono nemmeno sul fatto che quella stessa carne può finire nel loro stesso piatto od in quello di un figlio o di un nipote. Ma i nostri macellai? Non sanno che genere di carne stanno lavorando?
Lo schifo che arriva sulle tavole italiane è sotto gli occhi di tutti e Messina non fa eccezione!
Ora, questi “signori”, tra un rito abbreviato, un patteggiamento e qualche vizio di forma, faranno, si e no, una settimana di galera e poi di nuovo tutti a delinquere allegramente.
Si è dovuto arrivare a tanto!
Possibile che nessuno sapesse?
In questa specie di “terra di nessuno” il malaffare continua a farla da padrone, persino intossicando ed avvelenando il prossimo.
Ora, passi per questi ignoranti e senza cervello che pur di arricchirsi, non riflettono nemmeno sul fatto che quella stessa carne può finire nel loro stesso piatto od in quello di un figlio o di un nipote. Ma i nostri macellai? Non sanno che genere di carne stanno lavorando?
Lo schifo che arriva sulle tavole italiane è sotto gli occhi di tutti e Messina non fa eccezione!
Ora, questi “signori”, tra un rito abbreviato, un patteggiamento e qualche vizio di forma, faranno, si e no, una settimana di galera e poi di nuovo tutti a delinquere allegramente.