Prosegue escalation furti a Torrenova, cresce la spinta per un presidio di legalità sul territorio

Prosegue escalation furti a Torrenova, cresce la spinta per un presidio di legalità sul territorio

Prosegue escalation furti a Torrenova, cresce la spinta per un presidio di legalità sul territorio

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mercoledì 27 Aprile 2016 - 10:21

Dopo il registrarsi di un nuovo furto nella piccola cittadina di Torrenova si teme l'escalation di un fenomeno criminale che approfittando della conformazione urbanistica e della vastità del territorio non ha esitato a colpire anche in presenza di residenti. Per la cittadinanza urge la nascita di un presidio di legalità, come una caserma dell'Arma dei Carabinieri, attesa da oltre un ventennio.

Prosegue l'escalation di furti nel centro abitato nebroideo di Torrenova, e cresce l'istanza per una maggiore vigilanza sul territorio e il dislocamento sul territtorio di un presidio di legalità visibile e tangibile come una caserma dei Carabinieri.

Ancora un furto è stato segnalato ieri in una villetta monofamiliare, questa volta in pieno centro lungo la via Meli, al rientro da una giornata di lavoro della proprietaria si è trovata a dover constatare come tutto fosse stato messo a soqquadro e non ha potuto fare altro che allertare i Carabinieri della Compagnia di Sant'Agata di Militello che sono prontamente accorsi.

I malviventi, una volta penetrati nell'immobile, avevano potuto agire liberamente probabilmente anche per alcune ore, svuotando dei loro contenuti i mobili alla ricerca di refurtiva di valore ed in particolare sarebbero stati trafugati alcuni gioielli. Stando ad una prima stima della proprietaria, la signora Maria Rita Ferrante, il valore della refurtiva si aggirerebbe sui 5.000 euro.

La piccola cittadina costiera di Torrenova è da diverso tempo nel mirino di una banda specializzata in furti per lo più compiuti in case isolate, spesso abitate da un solo componente familiare ed un certo clamore e molta preoccupazione ha destato un'altra rapina perpetuata ai danni di una signora anziana che vive in contrada Serro Coniglio che è stata immobilizzata e malmenata dai rapinatori in stile "arancia meccanica" che si erano introdotti nella sua proprietà poche settimane or sono.

La tipicità del territorio di Torrenova, molto esteso ma non omogeneo nella sua urbanizzazione essendo tra l'altro un comune molto giovane ed in forte espansione dopo l'autonomia da San Marco d'Alunzio, hanno da sempre consentito una certa autonomia d'azione a piccoli malviventi, spesso provenienti da fuori hinterland e che sceglievano la località per la varietà di vie di fuga presenti che però probabilmente godono anche dell'ausilio di qualche "basista" locale che li indirizza verso le abitazioni meno presidiate.

Non a caso sin dagli anni novanta, a fronte anche di fenomeni criminosi nel territorio come il racket che aveva colpito centri vicini come Sant'Agata di Militello, Capo d'Orlando o Tortorici, si eranno compiute istanze per portare nella cittadina almeno un presidio stabile dell'Arma dei Carabibinieri.

Un progettto divenuto sempre più d'attualità alla luce dell'escalation di furti registratasi negli ultimi anni, in particolar modo anche nel periodo estivo quando nella cittadina costiera vengono aperte molte seconde case, e per cui la locale amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Castrovinci si sarebbe nuovamente attivata, pare, proponendo come possibile sede da riconvertire la scuola elementare di via Benedetto Caputo.

Un'altra spinta al controllo del territorio dovrebbe arrivare da un impianto di videosorveglianza urbana, già oggetto di un parziale finanziamento da parte dell'Unione dei Nebrodi, ma fin qui rivelatosi troppo limitato al punto di non aver scoraggiato neppure piccoli episodi di vandalismo.

(Giuseppe D'Amico)

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