Il titolare della macelleria è stato denunciato per ricettazione e messa in commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Vendeva salumi ammuffiti, inaciditi, in pessimo stato di conservazione, senza etichettatura, tracciabilità o documento di origine.
Ancora una volta, a finire nel mirino di serrati controlli su alimenti e salumi è una nota macelleria dei Nebrodi. Un blitz mirato, quello degli agenti del Commissariato di Sant’Agata di Militello, che ha portato alla luce uno scenario inquietante, considerando che si tratta sempre e comunque di cibi destinati a finire nelle nostre tavole.
Dai controlli del personale dell’Asp locale, è venuto fuori che moltissimi alimenti erano in cattivo stato di conservazione, senza etichette, tracciabilità e documenti di provenienza. Da quanto poi accertato, è probabile che salumi e formaggi venissero prodotti nella stessa macelleria, nonostante questa fosse completamente priva di autorizzazioni specifiche e di locali idonei con attrezzature e celle frigorifere di stagionatura.
Gran parte dei prodotti è stata messa sotto sequestro mentre il titolare è stato denunciato per ricettazione e messa in commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione.
NON SI DICE NOTA MACELLERIA MA LA MACELLERI DI TIZIO IN VIA…. COSI LA CLIENTELA E NON…. NO VANNO PIU’ COSI SI IMPARANO AD ESSERE PIU’ ONESTI ED AVERE PIU’ RISPETTO PER GLIA ALTRI E PER CHI CI PORTA SOLDI
NON SI DICE NOTA MACELLERIA MA LA MACELLERI DI TIZIO IN VIA…. COSI LA CLIENTELA E NON…. NO VANNO PIU’ COSI SI IMPARANO AD ESSERE PIU’ ONESTI ED AVERE PIU’ RISPETTO PER GLIA ALTRI E PER CHI CI PORTA SOLDI
Chiusura dell’esercizio commerciale per il reato “attentato alla salute” e interdizione per 5 anni o perpetua alla libera vendita di prodotti alimentari. Se c’è la notizia di reato comportante il sequestro della merce posta in vendita, il minimo che si possa pretendere è la pubblicazione del nome e cognome della “nota macelleria”.
Chiusura dell’esercizio commerciale per il reato “attentato alla salute” e interdizione per 5 anni o perpetua alla libera vendita di prodotti alimentari. Se c’è la notizia di reato comportante il sequestro della merce posta in vendita, il minimo che si possa pretendere è la pubblicazione del nome e cognome della “nota macelleria”.
bravo.
bravo.
poi ci sono i Buddaci che partono a comprare ,secondo loro,prodotti genuini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
poi ci sono i Buddaci che partono a comprare ,secondo loro,prodotti genuini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono d’accordo con i commenti, va pubblicato il nome della macelleria.
Sono d’accordo con i commenti, va pubblicato il nome della macelleria.
Troppe regole europee purtroppo. Gli stessi prodotti se avessero avuto la certificazione sarebbero stati buoni pero’, i salami che compriamo al supermercato sono ammuffiti ed è normale perché fa parte del processo di stagionatura.
Troppe regole europee purtroppo. Gli stessi prodotti se avessero avuto la certificazione sarebbero stati buoni pero’, i salami che compriamo al supermercato sono ammuffiti ed è normale perché fa parte del processo di stagionatura.
questo straccione del macellaio poteva metterli in offerta, a posto di farli ammuffire..e farseli sequestrare ….oltre a pagare una salatissima multa e farsi chiudere la macelleria…accattone
questo straccione del macellaio poteva metterli in offerta, a posto di farli ammuffire..e farseli sequestrare ….oltre a pagare una salatissima multa e farsi chiudere la macelleria…accattone