Si estende a tutte le province della Sicilia il modello del protocollo di legalità del Parco dei Nebrodi. Per il Presidente del Parco, Antoci “la giornata odierna premia il lungo lavoro delle Istituzioni. La Sicilia sia territorio di sviluppo e legalità e non terra di malaffare”.
È stato firmato oggi, alla presenza del Presidente della Regione Rosario Crocetta, degli assessori regionali Maurizio Croce e Antonello Cracolici, di tutti i Prefetti della Regione, Forze dell’Ordine, dell’Ente di Sviluppo Agricolo, dell’Associazione Nazionale Comuni Siciliani e dei Parchi della Sicilia il Protocollo di legalità per l’intera Regione che, di fatto assimila ed amplia il precedente documento, sottoscritto il 18 marzo 2015 presso la Prefettura di Messina.
L’ accordo, avviato da uno schema approvato dal Gabinetto del Ministro dell’Interno, contiene le linee guida per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni e garantire la correttezza, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.
Era stato sottoscritto nel preminente interesse pubblico alla legalità e al libero esercizio dell’attività imprenditoriale nel settore agro-silvo-pastorale, con particolare riferimento al territorio dei Nebrodi. Adesso di fatto l’intera Regione applicherà le procedure dirette allo scambio di informazioni per azzerare lo svolgimento di traffici illeciti, con il massimo coinvolgimento delle Istituzioni. Prioritaria l’esigenza di contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nelle procedure di concessione a privati di beni.
La piena realizzazione degli obiettivi fissati nell’intesa sarà conseguito grazie all’attività di supporto garantita dalla Prefettura e dalle Forze di Polizia, ma anche tramite la complessiva partecipazione di tutti gli Enti interessati. Per il Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci “la giornata odierna premia il lungo lavoro delle Istituzioni. La Sicilia sia territorio di sviluppo e legalità e non terra di malaffare”.
(Salvatore Famularo)