La storia di F. è simile a quella di tanti altri, con sentenze "copia-incolla" che rendono i figli "orfani" di padri in vita
E poi c’è la storia di chi non guadagna abbastanza per le ambizioni della compagna, e viene messo in un angolo, resta fuori da quella che è stata la sua casa sin da bambino. Vede i figli con il contagocce.
Questa è la storia di F. che dopo tre anni di convivenza e di amore, è felice per la nascita della prima figlia. E’ il momento di mettere su famiglia così accende un mutuo per ristrutturare e rendere più accogliente la casa nella quale vive con la compagna, ma che è la stessa dove è nato e cresciuto. Nel 2013 però perde il lavoro dopo anni di sacrifici ed impegno, con una compagna ed una bimba a carico. Iniziano le prime liti perché lei non ha intenzione di lavorare ed anzi gli rinfaccia una difficile situazione economica.
I litigi continuano e, forse per cercare di aggiustare un rapporto invece irrimediabilmente incrinato, arriva il secondo figlio. La tregua dura pochissimo e ben presto le scenate riprendono e F. si vede umiliato davanti ai figli, mentre lei gli rinfaccia di non voler vivere con un uomo mediocre, senza ambizioni.
Da mesi ormai è costretto a dormire nel divano, a mangiare da solo.
“Le umiliazioni sono quotidiane e riguardano sia me che la mia famiglia che pure ci aiuta economicamente. La mia unica colpa è quella di non guadagnare abbastanza, il non essere riuscito a farla vivere nell’agio come lei voleva. Tutto questo anche se lei non lavora e non vuole farlo”.
Ben presto arriva la lettera dell’avvocato e la richiesta della fine della convivenza.
L’ormai ex compagna chiede 600 euro al mese esattamente la cifra che F. rimasto come detto senza lavoro, riesce adesso a guadagnare e dalla quale deve togliere la rata del mutuo. L’ex compagna chiede anche la casa e le spese straordinarie.
Al momento dell’udienza i giudici ridimensionano le richieste della donna, rendendosi conto che non avrebbe materialmente potuto vivere con zero euro, senza casa e pagare pure il mutuo. Dovrà comunque versare la metà della cifra, lasciare la casa, provvedere alle spese straordinarie. I
L’affido “condiviso” resta solo sulla carta, perché può vedere i figli solo due pomeriggi a settimana e due fine settimana al mese “salvo diverso accordo tra le parti” che in questi casi non c’è, perché il rancore prevale su tutto.
Frattanto la sua casa è frequentata da un altro.
F. pensa di presentare ricorso, ma costerebbe molto in termini di denaro e le risposte arriverebbero in tempi biblici, oltre al fatto che questo scatenerebbe reazioni da parte della ex.
“E questo è l’interesse del minore? – si chiede e chiede alla società- Questa è giustizia? Si chiama così l’applicazione di pseudo verità applicate senza alcuna attenzione al singolo caso specifico? E che dire che la mia casa è frequentata da “altri”? Vorrei fare un appello alle Istituzioni. In Italia i figli vengono assegnati alla madre in automatico. La Legge è inadeguata, la prassi dei Tribunali disumana. Per dare un’assegnazione stabile ai figli, li si rende orfani di padre e si butta quest’ultimo in mezzo a una strada. Bigenitorialità ed affido condiviso devono diventare reali. Lo chiedono con forza le coscienze”.
Hanno provato a fargli passare il Natale senza i figli. Quella di F. è una storia come tantissime altre, figlia di un “copia-incolla” dei Tribunali disinteressati a capire, a vedere, indifferenti al dolore che la fine di un amore porta non soltanto alla coppia ma soprattutto ai figli, usati come strumenti per far la guerra alla contro parte.
Un copia- incolla che dimentica che si è genitori per sempre e che non si può lasciare orfano di padre un bambino quando il papà è vivo e viene usato solo per pagare un mantenimento indiretto.
Rosaria Brancato
Uno schifo senza fine…mi vengono i brividi a leggere sempre le stesse storie di donne che rovinano come sanguisughe i mariti…sono patetiche sbandierano al vento la loro tanto decantata parità..ma poi quando c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare diventano di colpo il sesso debole…devono solo vergognarsi!
Mi vrrgogno di essere donna, quando si presentano situazioni come queste.. Entrambi i genitori devono avere gli stessi diritti e doveri..Spero fortemente venga approvata la legge Pillon che permetterà ai padri di avere gli stessi diritti delle mamme.. E da donna dico alla signora che qualunque siano le incomprensioni all’interno di un rapporto di coppia ..i figli vanno sempre tutelati e cresciuti nell’amore e nella serenità.. e si cerchi un lavoro..io piuttosto andrei a fare i lavori più umili invece di chiedere casa e mantenimento… ci vuole xxxxxxxxxx nella vita
Sono anni e anni che la maggior parte dei padri è trattato così. L’affidamemto condiviso é solo sulla carta, del resto i padri devono essere denigrati, e se poi hanno qualche difficoltà economica non sono più padri, e se ti ribelli passi i guai, basta che la moglie o compagnia si inventi qualche denuncia per Stalking o ingiurie o la qualsiasi cosa il gioco è fatto… Per i giudici poco conta per chi vuole fare il padre ma non ha le possibilità economiche… Pagare pur non avendo la possibilità e soffrire vedendo giorno dopo giorno come la maggior parte di queste madri plagiano i propri figli mettendoli contro il padre; poi si è fortunati i figli crescendo forse capiranno il danno della madre, sempre che nel frangente ancora il padre vive, ma in ogni caso ha perso tutta l’infanzia dei figli e nessuno gli potrà mai ridare….
E’ uno stillicidio, non finirà mai, guai a noi che ci siamo fidati di partiti e sindacati, traditi da tutti non siamo ancora riusciti a riorganizzarci a trovare un capo che inciti alla riscossa. In Spagna è nato Vox, una minoranza ma è qualcosa, qui solo lagnanze, niente di concreto.