L'ex Rettore spiega: "Sarebbe bastato leggere gli atti per comprendere gli errori contenuti nell'interrogazione"
Anche se non è mai stato nominato nell’interrogazione dei 18 senatori pentastellati contro il Nemo Sud, l’ex rettore Pietro Navarra, attualmente parlamentare Pd, è chiamato in causa per i passaggi relativi al rinnovo della convenzione.
Navarra interviene quindi nella vicenda ribadendo il fermo sostegno al Centro Nemo Sud, definendolo “ un esempio di fruttuosa combinazione di assistenza e ricerca che ha dato risposte concrete a chi, con speranza, si è rivolto al personale sanitario della struttura. Da qualunque parte vengano gli attacchi sono il frutto di una odiosa sottocultura, intrisa di invidie e complessi di inferiorità, che si scaglia contro ciò che funziona”.
L’ex Rettore affonda il colpo nei confronti dei 18 senatori del M5S (da evidenziare che nessuno dei parlamentari messinesi del Movimento si è finora espresso) che hanno presentato un’interrogazione che, stando a quanto spiega, potrebbe rivelarsi un boomerang se non imprecisa e lacunosa.
“Sono sorpreso che ci siano parlamentari della Repubblica che si prestino per dare sfogo a queste bassezze- prosegue Navarra– Tra l’altro basterebbe consultare gli atti per comprendere come determinate sottolineature contenute nel documento siano del tutto errate. Né, all’interno dello stesso documento, sono citate tutte le certificazioni (da parte di numerosi enti di natura istituzionale e scientifica) che l’attività, svolta dall’A.O.U. Policlinico e dal Nemo Sud, riceve costantemente, a conferma dello spessore delle prestazioni erogate. Esprimo piena fiducia e solidarietà ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, agli amministratori della Fondazione Aurora e a tutti i medici e agli operatori sanitari che a ogni livello, permettono al Centro Nemo di svolgere con professionalità e dedizione le proprie attività“.