La deputata regionale messinese esprime la sua rabbia per i danni che il maltempo ha provocato lungo la provincia jonica messinese e nella zona sud del capoluogo, da sempre a rischio erosione. Progetti inoltrati almeno un anno fa che giacciono all’Assessorato regionale al Territorio
“Dopu c’a Santa Chiara ci rubaru ci misuru i potti i feru”. Spesso i proverbi siciliani sono i più adatti ad identificare meglio alcune situazioni. E’ proprio ciò che accade in Sicilia secondo la deputata regionale, Valentina Zafarana, che attacca il Governo Crocetta: “Mi chiedo come si possa ancora parlare di emergenza – afferma la deputata Cinquestelle – quando, ogni benedetto anno, alle prime folate di vento, con una precisione quasi matematica, il mare si riversa nelle strade da nord a sud delle coste della provincia messinese, comprese le periferie del capoluogo”.
La progettazione per la riduzione del rischio per la definitiva sistemazione del tratto di costa compreso tra Giampilieri Marina e Tremestieri, interessato dalle mareggiate di questi giorni, era già stata inviata dall’amministrazione locale almeno dal febbraio scorso, ben nove mesi fa; ma, ai cosiddetti tavoli tecnici, nulla poi era seguito e, per la prevenzione del rischio, all’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente rispondono che “non ci sono soldi”.
“Adesso si parla di un intervento in emergenza – continua Zafarana – sarà, però, perché farà comodo, fra qualche giorno, convocare un tavolo tecnico al quale invitare cittadini, istituzioni locali, ma soprattutto la stampa, affinché l’assessore regionale di turno possa assicurare interventi rapidi e duraturi, il deputato regionale ‘tipo’ possa schierarsi al fianco dei cittadini minacciando di impugnare le armi in loro difesa, gli uffici regionali e locali possano dichiarare la propria disponibilità all’opera immediata, il tutto, ovviamente, a favore di telecamera?”.
All'Assessorato regionale giacciono da almeno un anno le carte dei progetti inoltrati e sollecitati dall'amministrazione locale per interventi per la mitigazione del rischio per la definitiva sistemazione e messa in sicurezza del tratto di costa sullo Ionio e sul Tirreno. “Oggi, forse, si provvederà a mettere una pezza, – conclude il capogruppo del Movimento – con le solite procedure d' emergenza. E il nuovo assessore si potrà fregiare del titolo di salvatore della costa. Se veramente questo governo regionale vuole dare seguito agli ‘spot’ di Crocetta, inserisca, puntuale e in modo ordinario, le cifre adeguate nei capitoli inerenti la prevenzione del rischio e la messa in sicurezza del territorio, che, a conti fatti, costerà a i cittadini sempre meno, anche in termini di corruzione, degli interventi fatti in emergenza, come dimostrano L’Aquila e Genova”.