La Confederazione italiana della piccola e media industria privata aveva scritto una lettera al massimo rappresentante lo scorso 13 febbraio. Ad oggi non è giunto alcun riscontro e la confederazione ripropone la richiesta
Confapi Messina chiede un tavolo di confronto al commissario Croce sulle aree Asi, ma da Palazzo Zanca non arrivano risposte. La lettera è stata inviata il 13 febbraio scorso. Confapi Messina ha chiesto al commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, la convocazione di un tavolo per discutere le problematiche inerenti alla gestione delle zone ex Asi, sorte dopo la liquidazione dei Consorzi Aree Sviluppo Industriale e la creazione dell’Irsap, l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività produttive.
Problemi non da poco, vista anche la crisi economica che acuisce qualsiasi criticità in un territorio complesso come quello messinese. Ma a distanza di oltre un mese da Palazzo Zanca non è arrivata alcuna risposta.
Eppure, nella lettera che il coordinatore di Confapi Messina, Alessandro Rizzo, ha inviato al commissario Luigi Croce, è messo nero su bianco che dopo il passaggio delle aree Zir e Zis all’amministrazione comunale “non presentando queste aree le caratteristiche di zone industriali, poiché ricadono all’interno dell’agglomerato urbano e la nuova normativa provvederà ad attribuire la relativa destinazione con il proprio strumento urbanistico con la redazione di un Piano Integrato di Recupero Urbano” la città è stata privata di una considerevole porzione di territorio destinata alle attività produttive.
Le aree Zir e Zis saranno infatti utilizzate per scopi diversi da quelli industriali e così “mancherebbero nel computo totale delle aree destinate alle attività industriali ben 532mila 338 metri quadri”.
Ma oltre al problema della scomparsa di oltre mezzo milione di metri quadri riservati alle imprese, Rizzo segnala anche l’eccessivo costo delle aree della zona Asi di Larderia rispetto a quelle del resto della Sicilia.
“Chiediamo l’istituzione di un tavolo di confronto tra l’amministrazione comunale e le parti sociali – conclude Rizzo nella lettera inviata al commissario Croce – per affrontare le problematiche poste e per cercare una soluzione che possa soddisfare le esigenze di tutta la città”.
Una richiesta che Confapi Messina ha posto per dare risposte alle istanze pressanti di tutti gli imprenditori della città e non solo dei propri iscritti, che è ancora in attesa di una risposta.