Informauro - Molto rumore per nulla?

Informauro – Molto rumore per nulla?

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giovedì 23 Ottobre 2014 - 18:25

"Il giornale degli studenti" non si ferma e parla ancora di politica, questa volta lo fa attraverso l'Informauro di Blog34, la rubrica che si occupa del Liceo Maurolico. Firma di Giulia Grazianoue

Ancora la propaganda elettorale al centro della cronaca trattata da "Il giornale degli studenti". Questa volta tocca al Liceo Maurolico raccontare come si sta svolgendo il periodo delle elezioni e Giulia Graziano, con il suo interessante e ricco Informauro, analizza la questione.

Non ci crederete, ma è successo di nuovo! Come ogni anno, gli studenti del Maurolico sono stati vittime di un periodo di stress e irrequietezza senza pari: no, non parlo di quello delle prime interrogazioni e dei primi compiti dell’anno, e nemmeno di quella fase di assestamento che segue il rientro scolastico; si tratta di un momento molto più particolare e complesso, che merita assolutamente la vostra attenzione.

Definito con il termine “propaganda” (parola che mi ricorda troppo i regimi totalitari e che sostituirò con l’espressione “campagna elettorale”), questo periodo è iniziato ufficialmente il 15 ottobre per l’organo di garanzia del liceo e del ginnasio, mentre il 16 e il 17 ottobre si è svolta quella per la rappresentanza d’istituto. Mi sembra inutile precisare che la campagna elettorale tenutasi in questi giorni sia stata solo la penultima tappa di un programma pianificato e attuato dai candidati sin dai primissimi giorni di scuola. Anzi, i meno fortunati fra i Mauroliciani sono stati coinvolti in quel simpaticissimo gioco di forze, che potremmo definire “caccia al voto”, già quest’estate… o l’anno scorso. In ogni caso dinamiche complesse e spesso incomprensibili e strategie diplomatiche, che fanno invidia alla stessa Merkel, hanno determinato la situazione attuale e hanno portato il Maurolico a dividersi in tre schieramenti, corrispondenti alle tre liste, We Care (n.1), CambiaMenti (n.2) e Start (n.4) – la lista n.3 è stata creata dagli alunni del liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora, accorpato ormai da due anni al Maurolico. Rispetto agli anni precedenti, si è sentito dire che questa volta la “propaganda” si sia svolta molto più correttamente… Secondo alcuni pure troppo! Secondo gli stessi che probabilmente non sono venuti a conoscenza o non sono voluti venire a conoscenza degli spiacevoli eventi che da sempre si susseguono: le coalizioni, i litigi, gli imbrogli, le calunnie. Quest’anno potrebbe solo darsi che i panni sporchi siano stati lavati in casa e che ognuno abbia guardato ai propri interessi con più attenzione, evitando di nuocere agli altri soltanto per non nuocere a se stesso. Alla fine, al di là di ogni “chi vuol intendere intenda”, mi sento in dovere di difendere la competizione: guai se non ci fosse! Ma il desiderio di vincere non dovrebbe mai oltraggiare la dignità dell’avversario, chiunque esso sia, non dovrebbe mai ostacolare il percorso altrui mettendo (perdonatemi l’espressione prosaica) i “bastoni fra le ruote” a chi ci sembra che possa raggiungere il traguardo prima di noi. Comunque vada, vincerà sempre il migliore, e non è detto che il migliore sia quello che sfiorerà per primo la meta.

Ma concedetemi di presentarvi l’ultimo atto della commedia che alcuni hanno deciso di mettere in scena: ne hanno avuto l’opportunità lunedì 21 ottobre, giorno in cui si è svolta l’assemblea di istituto. I tre capilista per la rappresentanza d’istituto e i candidati all’organo di garanzia del ginnasio e del liceo hanno preso la parola per esporre in breve per l’ultima volta il loro programma, per ripresentare i loro candidati, per sottolineare i loro obiettivi, ma soprattutto i motivi che li hanno spinti a mettersi in gioco. E nemmeno in questa sede potevano né sono mancate le critiche: tra chi mette in discussione il lavoro della presidenza, chi aizza alla rivolta, chi demagogicamente (permettetemelo) cerca l’appoggio della folla, non sono mancati i discorsi qualunquisti e populisti, né le battaglie di “mi piace” sui social network, che hanno raggiunto talvolta, a mio avviso, il limite della decenza e hanno fatto ricadere gli accusatori negli stessi atteggiamenti che avevano intenzione di criticare. Non prendetela a male, cari candidati, non è mia intenzione “fare di tutta l’erba un fascio”, ma soltanto offrire un panorama generale e porre in risalto gli aspetti che più mi hanno (negativamente) colpita, affinché la critica possa generare un cambiamento. È pur giusto comunque ricordare e sottolineare che c’è chi ha fatto a meno di questi giochetti politici e ha condotto la “campagna elettorale” rifiutando i tipici atteggiamenti, tattiche e compromessi. A questi va il mio applauso e il mio augurio, perché l’onestà e la lealtà devono essere alla base di ogni comunità e in primis, dato che adesso ne facciamo parte, di quella scolastica. Siamo i cittadini del futuro, ma ancor prima siamo gli italiani del futuro, quelli cui un domani verrà consegnata una scheda in una cabina elettorale, quelli che dovranno scegliere se votare per amicizia, per la mazzetta, per convenienza, per giustizia. E la scuola altro non è se non l’ambiente in cui possiamo dimostrare il nostro valore, è il nostro piccolo mondo, solo una proiezione di quello reale. È il luogo in cui decidiamo, spesso inconsciamente, chi saremo, in che modo reagiremo alle avversità della vita, alla quotidianità. È quindi fondamentale imparare a scegliere, a dire di no, di sì, a dimostrare chi siamo e a urlare le nostre idee.

I giorni che con imperturbabile lentezza si sono frapposti tra la campagna elettorale e le elezioni, mi hanno fatto riflettere su questo periodo più di quanto io non abbia fatto precedentemente ed è proprio per questo motivo che ho affidato il titolo “Molto rumore per nulla?” a questo articolo: tanti volantini, tante locandine, tante parole, tanti discorsi, tanti “mi voti?”, tanti litigi, tante discussioni, tante tattiche, tanti giochetti… TROPPI! Frequento questa scuola da cinque anni ormai e da maturanda conosco perfettamente le dinamiche del periodo elettorale: i sorrisi, le manifestazioni, le “amicizie”, le promesse… e sono stanca. Stanca perché la politica è una delle attività più nobili in cui possa prodigarsi l’uomo e “la migliore politica è l’onestà” (Charles Spurgeon). Perciò mi è sembrato necessario scrivere questo pezzo, al quale tengo moltissimo, perciò ho scelto di parlarvi della cattiva politica, perciò ho “perso” tempo a elencarvi gli atteggiamenti che sono accettati passivamente e ripetuti con disinvoltura da anni e anni, perché possiate aprire gli occhi e rendervi conto del fatto che la scelta sta a voi, è nelle vostri menti, nelle vostre mani. Pertanto, che voi abbiate già deciso o meno, vi prego di fare un ulteriore sforzo, cioè di riflettere domani mattina, prima di tracciare le vostre “x” sulla lista e sui candidati che voterete. Vi prego di fermarvi un attimo prima di farlo, di esonerare voi stessi dai condizionamenti degli amici, dei compagni, dei parenti, e di fare la VOSTRA scelta.

Vi lascio adesso con una frase, che spero vi possa accompagnare domani e mi auguro di non aver offeso nessuno per aver semplicemente riportato la mia personale opinione. “La vera scelta non è mai tra il fare una cosa e il non farla. Ma tra il farla o non farla per coraggio oppure per paura.” (Massimo Gramellini).

Giulia Graziano

Redazione Blog34

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