Durante la trattazione collegiale del 24 ottobre scorso il Tar di Palermo ha riconfermato il decreto presidenziale del 28 settembre: "Il testo del decreto è illegittimo". Paolo Starvaggi, il legale che ha assistito la Federbiologi: "Nessun laboratorio sarà obbligato ad aggregarsi mantenendo la propria autonomia giuridica e funzionale".

“Non è finita qui”. Con queste parole l’assessore alla sanità Massimo Russo aveva commentato la sentenza del Tar di Palermo dello scorso 28 settembre, che aveva dichiarato illegittimo il testo del decreto regionale sull’accorpamento obbligatorio dei laboratori di analisi. “Si tratta di un semplice provvedimento d’urgenza, in attesa della trattazione collegiale prevista per il 24 ottobre – aveva proseguito”.

Russo che confidava in un nuovo esito, è stato però nuovamente deluso. Il Tar di Palermo ha confermato la sentenza e accolto il ricorso presentato dalla Federbiologi, insieme a 240 Laboratori di Analisi, assistiti dal legale Paolo Starvaggi.
Nessun laboratorio sarà obbligato ad aggregarsi mantenendo la propria autonomia giuridica e funzionale.

“Il Tar ha ritenuto il decreto immediatamente e gravemente lesivo della posizione dei ricorrenti ed assolutamente illegittimo in quanto introduce un’autonoma e diversa causa di perdita dell’accreditamento – ha dichiarato l’avvocato Starvaggi – al di fuori di un quadro di garanzie formali, sostanziali e perfino di ordine procedurale, con negativi riflessi in tema di mercato interno e tutela del libero esercizio delle professioni sanitarie”. “Il Tar – si legge ancora – ha imposto all’Amministrazione resistente di predisporre un “circostanziato rapporto informativo sui fatti di causa, nel quale l’Amministrazione chiarisca, in particolare, quali sono i vantaggi derivanti dalla realizzazione del sistema di aggregazione, in relazione all’esigenza di garantire comunque i livelli essenziali di assistenza”.

“Passa quindi la tesi del Presidente della Commissione alla sanità on. Giuseppe Laccoto che in sede di approvazione del decreto sulla rete dei laboratori n. 1933 del 2009 ha introdotto un emendamento sulla volontarietà delle aggregazioni – ha concluso il legale – mentre viene neutralizzato dal Tar il lavoro dell’assessore alla salute Massimo Russo che in tutti i modi ha tentato di rendere obbligatori gli accorpamenti prima della fine del suo mandato”.