Lo ha stabilito il Collegio di garanzia del Coni. Ma la società amaranto non s'arrende
REGGIO Il ricorso presentato dagli amaranto è stato ritenuto inammissibile e infondato. È quanto ha stabilito il Collegio di garanzia del Coni che ha bocciato il ricorso della Reggina in merito all’iscrizione al campionato di Serie B. Il tutto per il “mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato di Serie B 2023-2024”, riporta in una nota il Coni.
La Reggina adesso farà ricorso al Tar e la decisione definitiva sarà presa nelle prime giornate di agosto a pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie B.
Dispiace per diversi motivi. Va da sé che mai come quest’anno è stato dimostrato come quella sportiva non possa definirsi giustizia e ciò, a chi è in grado di riflettere, fa comprendere come talvolta ci siano sentenze prettamente politiche. Ne esce rivalutata, al di là delle solite schermaglie del tifo travestito da invidia, il club più blasonato delle serie a penalizzato mentre è stato assolto dalla magistratura. Lo sport tutto deve avere una sua precisa autonomia ma non può sovvertire la legge. Ciò non toglie che nell’esclusione della Reggina molte responsabilità sono legate alla società forse conscia di cosa poteva succedere ma che ha voluto rischiare. In fondo la situazione debitoria è chiara.