La formazione di mister Mauro Maccotta supera la Capacense e accede alla finalissima di sabato 20 maggio. La vincente del confronto del “PalaCruillas” di Palermo contro la Com.Fer. volerà in B2
CAPACI – Dopo una gara sofferta e tirata sino alla fine, la Polisportiva Nino Romano vince 2-3 (25-16 / 23 25 / 25-19 / 22-25 / 10-15), nel ritorno del primo turno play-off, contro la Capacense e conquista il diritto di recarsi, sabato 20 maggio, al “PalaCruillas” di Palermo per sognare il salto promozione in B2. Sarebbe bastato anche solo aggiudicarsi un set, dopo la vittoria per 3-0 del fine settimana precedente, per accedere alla finalissima promozione ed, invece, è arrivato un successo contro la rinvigorita e riorganizzata formazione di casa che stavolta ha ceduto soltanto al quinto set.
Pre-gara
Numerosi i tifosi giunti da Milazzo per sostenere la squadra nella trasferta che potrebbe regalare alle RomaNine la finale promozione. Per questa decisiva sfida mister Mauro Maccotta sceglie di affidarsi all’esperienza e mette in campo, fin da subito, Martina Brigandì a posto 4 con Alessandra Musicò in diagonale; in regia Stefania Fleres con la sua opposta Rosa Imperiale, al centro, dopo una settimana di assenza, Claudia Puglisi, affiancata nel reparto da Lorena Pino. Nel delicato ruolo di libero confermata la capitana Giorgia Cuzzocrea. Con mister Maccotta, al suo fianco, la 2a allenatrice Federica Lo Duca. Rispetto alla gara di andata, rimane inalterato il sestetto base della Capacense con la diagonale palleggiatrice-opposta formata da Giulia Saccullo e Giorgia Cangialosi, posto 4 Maria Vassallo e Asia Lo Gerfo, Marzia Giulio e Maria Teresa Scalici al centro; libero Martina Cilibrasi. In panchina l’allenatrice Provvidenza Cataldo con il 2° allenatore Orazio Di Maggio.
Primo set, dominio Capacense
In casa Romano tanto nervosismo. La posta in palio è alta e le ragazze subiscono la pressione mentre, oltre rete, la Capacense sfodera una prestazione di alto livello e totalmente differente dalla gara di andata. La Saccullo, in regia, imprime velocità al gioco, a vantaggio, soprattutto, delle due posto 4, Vassallo e Lo Gerfo. Il copione è lo stesso della gara di andata ma a parti invertite: la Capacense domina e la Romano subisce quanto le avversarie riescono ad esprimere. Nonostante il ricorso ai due time out a disposizione già sul 10-4 per le padrone di casa, le RomaNine non riescono a rispondere agli stimoli di mister Maccotta: troppa confusione in fase di difesa e di ricostruzione; pochissima precisione in attacco dove si registrano svariati errori e pochi punti. Alla fine le RomaNine cedono di schianto e la Capacense fa suo il set con il parziale di 25-16.
Secondo set, quanto basta per la finale
Mister Maccotta decide di cambiare il sestetto di partenza: dentro Ilenia Vallefuoco per Lorena Pino e Angela Bertè per Alessandra Musicò. L’inizio del set non promette bene; la Capacense pare essere ancora più determinata e costringe le ospiti al discrezionale già sull’8-5. Piccola nota a margine: in un frangente abbastanza ristretto, cinque i palloni messi a terra dalla Lo Gerfo. Nella metà campo mamertina si prosegue in modo confusionario ma le capacensi iniziano a sbagliare, soprattutto in fase di ricostruzione. Sul 16-12, Maccotta ributta dentro la Musicò per Brigandì aumentando, quantomeno, il peso in attacco ma il set sembra scivolare pericolosamente. La distribuzione della Fleres non è precisa come solito; anche le scelte tattiche lasciano perplessità negli addetti ai lavori.
Riemerge l’orgoglio della Romano: la chiude Ilaria Prizzi
Ma nel momento decisivo riemerge lo spirito e l’orgoglio della squadra; sul 22-20 mister Maccotta chiede il secondo time-out e, al rientro in campo, le ragazze appaiono più motivate. Due errori avversari concedono il minimo vantaggio (22-23). La Romano c’è e conquista la palla del set seppur sulle proteste della squadra di casa per un possibile mani-fuori sull’attacco della Vassallo. E’ il momento del classico cambio: dentro Ilaria Prizzi, al servizio, al posto di Rosa Imperiale. La giovane milazzese sfodera il pezzo forte del suo repertorio e costringe ad una costruzione approssimativa del gioco ed al conseguente attacco intercettato a muro da Lorena Pino. Palla rispedita al mittente e gran festa in campo e sugli spalti tra i tifosi mamertini. La Romano è in finalissima.
Terzo set, la determinazione della Capacense
Con il passaggio in finale già deciso, i tecnici in panchina ruotano ampiamente l’organico a disposizione, ma quella che non cambia è la determinazione delle palermitane di dare un’ultima conclusiva soddisfazione ai propri tifosi, provando a vincere almeno la gara. La posto 4 Maria Vassallo non sbaglia un colpo (alla fine chiuderà con 17 punti in attacco e 2 ace), mentre la Nino Romano rientra nello stato di letargo del primo set e parzialmente del secondo. Il terzo set va alla Capacense (25-19).
Quarto set, la continuità di Stefania Fleres
Nel quarto set mister Maccotta tocca le corde dell’orgoglio delle sue e la Romano prova a rialzarsi. Fleres serve con più continuità sia la Bertè (5 punti ed un ace nel parziale) che la Puglisi (alla fine 12 punti e 3 muri per lei) e questo basta per fare proprio il parziale (22-25).
Tie-break, lo decide Rossella Motta
Nel tie-break spazio per tutta la panchina della Capacense: dentro Cefalù, Cina, Brucculeri e il libero D’Angelo. Nella Romano Alessia De Luca, in regia, al posto della Fleres. Malgrado i tanti cambi, la Capacense non perde la voglia di lottare e mette in seria difficoltà la squadra mamertina. Le due compagini viaggiano punto a punto fino al 10-10, momento in cui mister Maccotta manda Rossella Motta in battuta al posto della Bertè. La numero 30 mamertina sfodera una serie di servizi che fanno saltare completamente il sistema di ricezione avversario. Alla fine, si chiude con il risultato di 10-15.
I commenti al termine del confronto
A fine gara, il dirigente Simone Lo Duca si sofferma nell’evidenziare l’eccellente prestazione delle avversarie: “La Capacense ha sfoderato una prestazione che nulla ha a che vedere con la gara di andata dove il gioco è stato lento e prevedibile. Tra le mura amiche, le ragazze della Cataldo sono apparse trasformate; la palla viaggiava veloce mettendo in grave difficoltà la Romano. Brave le capacensi a studiare adeguatamente tutte le soluzioni di attacco delle mamertine; questo ha fatto si che la Cilibrasi (buonissima la sua partita) abbia potuto difendere un numero considerevole di palloni”.
Il dirigente Simone Lo Duca: “E’ arrivato il set che serviva”
Non pienamente soddisfatto, invece, della gara della Romano: “Non abbiamo approcciato bene il match; troppi gli errori in attacco e troppa confusione. Squadra macchinosa e poco efficace. Anche nel secondo set, che l’ha portata alla finale, il gioco espresso non è stato dei migliori. Malgrado tutto, alla fine, è arrivato il set che serviva e che ha consegnato alla squadra di mister Maccotta il passaggio a quella finale che, ad inizio anno, sembrava impossibile da pronosticare e raggiungere”.
Spirito di squadra e compattezza del gruppo
Adesso la finale di sabato contro la Com.Fer.: “Quello che di positivo si è visto, e che si deve portare in dote nello scontro promozione contro Palermo, è lo spirito di squadra e la compattezza del gruppo. Anche nelle difficoltà si è vista unione nel perseguire il risultato ed i cambi effettuati hanno quasi sempre dato quello stimolo in più in termini prestazionali. Emblematici i due ingressi in battuta di Prizzi e Motta che hanno permesso di vincere secondo set la prima e tie-break la seconda”.
Lo Duca: “Brava Capacense e grazie ai nostri tifosi”
Infine un doveroso complimento alle avversarie e ai tifosi giunti da Milazzo: “Hanno gestito ottimamente il match e reagito anche dopo aver perso il sogno finale: tutto sempre con un sorriso. Un grazie ai tifosi mamertini che hanno accompagnato la squadra anche in questa trasferta”.
MVP del match: Giulia Saccullo (Capacense).
Arbitri: Erik Iudica (1°) e Vincenzo Emma (2°)