La nostra intervista al primo cittadino di Nizza che ha tracciato un bilancio del 2020. Invito al dialogo rivolto alla minoranza
NIZZA – Ha voluto per prima cosa ricordare la tragedia delle due sorelle Cosima e Sara il sindaco Piero Briguglio nel suo bilancio di fine anno. La morte delle due anziane sorelle, vittime di un incendio mentre si trovavano nella loro abitazione, ha infatti segnato il 2020 di Nizza. “Una vicenda che ha scosso l’intera comunità”, ha detto Briguglio.
Sotto il profilo amministrativo, invece, il primo cittadino ha ricordato l’ammodernamento della piazza Colonnello Interdonato e le difficoltà nella gestione dell’emergenza dovuta alla pandemia, ma anche la lesione della condotta sottomarina del depuratore, che ha costretto il Comune a correre ai ripari con un intervento costoso, e il via libera all’iter per il rinnovamento dello stesso depuratore. “Sono stati momenti importanti – ha detto Briguglio – ma voglio sottolineare l’unità del nostro paese nel rispettare le regole di fronte alla pandemia. In questo momento particolare in cui si parla di vaccino bisogna continuare a tenere alta l’attenzione, soprattutto da parte dei giovani che spesso si sentono invincibili. Durante la seconda ondata abbiamo avuto un massimo di 35 casi, adesso sono una decina”.
Un passaggio della sua riflessione Briguglio l’ha rivolta alla minoranza. “Il gruppo che si è presentato alle elezioni – ha evidenziato – non esiste più e si è frantumato con l’uscita prima della consigliera Rosita Naclì, diventata indipendente, e poi con i consiglieri Gregorio e Foscolo che si sono resi autonomi dal loro capogruppo Giovanni Vega, al quale, pur nelle differenziazioni sul modo di vedere le cose, va il mio rispetto. Ritengo risibili le motivazioni della rottura in seno alla minoranza. Il dialogo è sempre stato difficile ma per il 2021 ne auspico la ripresa. Confrontiamoci sulle idee – ha concluso il sindaco Briguglio – e non sui pettegolezzi”.