Dura risposta del sindaco Briguglio all'attacco dei consiglieri di opposizione sui lavori al vecchio pozzo di Casapinta
NIZZA – Il sindaco Piero Briguglio ha risposto duramente ai consiglieri Carlo Gregorio e Nella Foscolo che nei giorni scorsi si erano rivolti agli enti competenti per denunciare la modalità di esecuzione dei lavori di riparazione della Sena Ruberto, danneggiata durante una caccia al tesoro da alcuni giovani. “Bisogna ammetterlo – ha scritto Briguglio nella replica – la temerarietà dei consiglieri Foscolo e Gregorio non ha limiti, lo dimostra la inconsistente lettera, sotto il profilo squisitamente storico-ambientale, inviata agli organi di stampa e ai vari assessorati ed enti regionali e provinciali”.
“I consiglieri – ha proseguito Briguglio – hanno certificato, pubblicamente di essere carenti anche nelle nozioni più elementari delle caratteristiche che connotano e qualificano edifici, strutture quali beni storici o di interesse culturale. Un suggerimento, senza alcuna presunzione, che si offre ai consiglieri è quello di affidarsi a chi conosce la materia perché possano essere indirizzati in maniera corretta, e non cercare di improvvisarsi esperti in edifici storico-culturali avventurandosi in un oceano a loro sconosciuto, perché si sa che l’acqua alta non è per tutti”.
“A ogni buon conto – ha continuato Briguglio – si chiarisce che il terreno su cui insiste il pozzo irriguo denominato “Sena Ruberto” sorgeva in un terreno privato ed è stato oggetto di esproprio qualche anno prima del 200 e, quando a seguito di esproprio del terreno alla famiglia Ruberto è stato realizzato il parcheggio all’imbocco del quartiere Casapinta, il pozzo che insisteva nell’area non è stato demolito ma acquisito allo stato in cui si trovava, probabilmente notizie che i consiglieri Foscolo e Gregorio sconoscono, ma di questo non si può fare loro addebito, comunque bastava chiedere per non incorrere in marchiani errori attribuendo valore storico-culturale ad un pozzo che non ne ha le caratteristiche, ma comunque è un bene pubblico e come tale deve essere mantenuto in condizioni di sicurezza”.
Il primo cittadino ha poi chiarito la tipologia degli interventi effettuati per il recupero: “Per quanto concerne lo stato di precarietà della parete a monte della Sena Ruberto, il piccolo intervento è provvisorio e non definitivo, quanto prima sarà sistemato con la cura del caso atteso lo stato di precarietà generale in cui versa da tantissimi anni. Il pozzo irriguo Sena Ruberto da circa 20 anni insiste in area pubblica e l’Amministrazione ne manterrà le condizioni di sicurezza e dignità in quanto gli immobili pubblici non sono una “bandiera di quartiere” ma un bene di tutta la comunità”.