Approvato con i voti del gruppo di maggioranza, il documento previsionale ha raddoppiato le frizioni in aula tra le due compagini consiliari, finite con l’uscita dall’aula del gruppo di minoranza “Cambia Nizza”. La discussione sul bilancio ha animato anche il locale circolo Pd che si è riunito per parlarne proprio un giorno prima che approdasse in consiglio comunale. Si è detto preoccupato per le difficoltà finanziarie del Comune il coordinatore Franco Parisi
Il bilancio di previsione 2015 è stato al centro dell’ultimo consiglio comunale di Nizza di Sicilia. Approvato con i voti del gruppo di maggioranza, il documento previsionale ha raddoppiato le frizioni in aula tra le due compagini consiliari createsi con la discussione sul riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, finite con l’uscita dall’aula del gruppo di minoranza “Cambia Nizza”.
“Pur riscontrando alcune logiche criticità – ha dichiarato il capogruppo di maggioranza Alessandro Interdonato – dovute anche a questioni che ci riportiamo da anni precedenti e dalle ambigue situazioni di tutto il paese Italia, è un bilancio legittimo e per questo va approvato. Lo stesso discorso vale anche per il pluriennale dove si vede il costante e corretto mantenimento di impegni e obiettivi programmati tra cui il rispetto del patto di stabilità interno. Ciò detto bisogna anche dire che lo stesso revisore consiglia dei miglioramenti. Certo non vogliamo aumentare le aliquote, come suggerisce il revisore ma un maggiore monitoraggio delle previsioni di incasso è una cosa fattibile e indolore, per i cittadini, e ci aiuterà anche in futuro con il patto di stabilità. Quindi, che dire – prosegue Interdonato – nessun aumento di tasse, nessuna diminuzione di servizi e con una legge dello stato sono scomparsi i residui attivi e passivi, già diminuiti dall’amministrazione nei bilanci precedenti e quindi con la riforma della struttura del bilancio viene data la possibilità di ripartire da zero con il bilancio sulla linea egli impegni adottati fino ad ora da questa maggioranza il riassestamento dello stesso Ente. Quindi, per questi motivi noi siamo favorevoli e votiamo la proposta in maniera favorevole”.
La discussione sul bilancio ha animato anche il locale circolo Pd che si è riunito per parlarne proprio un giorno prima che approdasse in consiglio comunale. Si è detto preoccupato per le difficoltà finanziarie del Comune il coordinatore Franco Parisi: “I mutui a carico della cittadina al momento assommano a circa 4.550.000 euro scaglionati nel tempo (…) e la verifica dei crediti realmente esigibili, ha messo allo scoperto un ulteriore buco di quasi 2 milioni di euro”. Parisi ha chiesto chiarezza e responsabilità di fronte ai cittadini, ma anche la garanzia dei servizi essenziali e una manutenzione decorosa al paese. Il Coordinatore del Pd ha anche avanzato la proposta di abbassare ulteriormente i costi della politica in modo da trovare risorse per dare risposte alle esigenze della cittadina.
Di diverso parere il sindaco Di Tommaso: “Gli ultimi provvedimenti legislativi e la possibilità di pagare con mutui i debiti verso le imprese ed i fornitori, unita alla possibilità ultima di verificare il reale disavanzo dei Comuni e di coprirlo con un mutuo trentennale, stanno permettendo di fare chiarezza sui conti pubblici e di riportare il tutto sotto controllo”. Il sindaco ha assicurato che la situazione finanziaria permetterà di non andare in dissesto e di provvedere ai servizi essenziali. Difficoltà ci saranno per le ulteriori spese relative alla manutenzione del paese e per altre spese aggiuntive. “Molto si può fare ancora – ha concluso il primo cittadino – nel recupero delle imposte e dei canoni non pagati dai cittadini”.
Gi. Br.