I consiglieri di Libera Nizza hanno presentato un'interrogazione per sapere cosa intenda fare l'amminsitrazione con la gestione del servizio, visto che il contratto con la ditta che lo curava è scaduto nel novembre 2013, e propone di valutare di affidarlo a personale interno
Chi gestirà il servizio di illuminazione votiva presso il cimitero di Nizza di Sicilia dal prossimo anno? A chiederselo sono i consiglieri di Libera Nizza, Mimma Brigandì e Aurora De Filicaia, che in un’interrogazione inserita all’odg del prossimo consiglio comunale (12 giugno) fanno notare che il contratto con la ditta che ha gestito il servizio per trenta anni è scaduto nel novembre 2013 e che, fino a questo momento, nessuna direttiva è stata dall’amministrazione comunale agli uffici tecnici su come procedere per il futuro.
“Verrà espletata una nuova gara d’appalto del servizio invitando le ditte del settore? O si rinnoverà tacitamente il contratto alla ditta che lo gestisce da 30 anni, anche se la normativa non prevede più il rinnovo tacito per questioni di trasparenza? Oppure si ripeterà la situazione del lontano 1993 quando l’amministrazione si è dimenticata di disdire il contratto sei mesi prima dello scadere della concessione e quindi, il Tar ha dato ragione alla Ditta rinnovandole gli il contratto per altri 10 anni, cioè fino al 2013?”.
Tanti gli interrogativi senza risposta del gruppo Libera Nizza che propone all’amministrazione di gestire il servizio in economia, cioè con mezzi e personale proprio, almeno per quanto riguarda la stipula/rinnovo/disdetta dei contratti e la vendita delle lampade occasionali (2 giorni l’anno). L’internalizzazione, secondo i consiglieri di minoranza, permetterebbe di incassare totalmente il ricavo che potrebbe alleggerire il carico fiscale sui cittadini, mentre con la gestione esterna in questi anni “il comune ha percepito 2 mila euro l’anno e cioè solo il 10% dell’incasso dichiarato in fiducia dalla ditta”.
La manutenzione dell’impianto invece, “obsoleto e non curato regolarmente, con i rischi per l’utenza, soprattutto nell’occasione della ricorrenza dei defunti e ciò è confermato anche da relazioni dell’ufficio tecnico comunale”, potrebbe essere affidato a una ditta mediante gara d’appalto, “rispettando i principi della trasparenza e della economicità per l’Ente”.
“I cittadini devono pagare in ogni caso per usufruire dei servizi cimiteriali – concludono Brigandì e De Filicaia – ed allora, tanto vale che paghino direttamente al comune, anziché ad una ditta esterna e, questa liquidità nelle casse comunali avrà una ricaduta positiva sui cittadini perché potrà essere utilizzata per alleggerire le tasse comunali e migliorare i servizi sul territorio”.