L'ipotesi di destinare l'albergo a struttura per migranti in quarantena Covid ha scatenato la reazione della giunta De Marco. Ecco perché dicono no
VIDEO – La protesta è iniziata. Villafranca Tirrena dice no all’ipotesi di trasferimento dei migranti nella grande struttura del Parco degli Ulivi. Un grande resort, albergo a 4 stelle, per anni una delle sale ricevimenti più di tendenza della fascia tirrenica ha ospitato eventi, matrimoni, lauree, cerimonie di ogni tipo. Ma anche impianto sportivo, piscina, maneggio in cui si svolgono importanti attività come l’ippoterapia. Il Parco degli Ulivi è tutto questo. Ma rischia di diventare struttura di accoglienza per i migranti in quarantena.
Al momento è solo un’ipotesi che però è bastata a scatenare l’immediata reazione del sindaco di Villafranca Tirrena Matteo De Marco. Oggi, insieme ai suoi assessori e a tanti consiglieri comunali ha presidiato l’ingresso del Parco degli Ulivi. Un sit-in con la fascia tricolore per opporsi con forza a questa possibilità. Ieri sera la Prefettura di Messina ha precisato che quello che potrebbe sorgere non sarebbe un hotspot come quello di Bisconte a Messina, ma una struttura per migranti in quarantena da Covid. Ipotesi che non ha certo rasserenato gli animi, considerato che tra i primi problemi evidenziati da sindaco e assessori c’è l’impossibilità di un controllo massiccio della grande struttura per evitare le fughe, come è accaduto a Bisconte in questi mesi.
«Non è una questione di razzismo, non siamo contro l’accoglienza» hanno voluto ribadire più volte gli amministratori di Villafranca. «Ma non possiamo accettare che una struttura ricettiva di tale valore possa essere utilizzata in questo modo, con le conseguenti ricadute che questa scelta avrebbe sul territorio e la comunità» ha spiegato il sindaco De Marco.
Il caso Parco degli Ulivi
Il primo cittadino ha anche chiarito i delicati e complessi contorni di questa vicenda in cui il Comune ha tutto il diritto di dire la sua perché non si tratta di una struttura totalmente privata. Innanzitutto il Parco degli Ulivi è una delle strutture al vaglio della Prefettura perché gli attuali gestori e concessionari hanno evidentemente presentato la propria disponibilità partecipando al bando pubblicato dalla Prefettura. Il Comune è proprietario del terreno in cui sorge e lo ha affidato in concessione agli attuali gestori che hanno realizzato tutto ciò che oggi compone il Parco degli Ulivi. Il Comune inoltre ha fatto da garante a questa società, la Pineta sport management, per un muto con il credito sportivo. Mutuo che però non è stato onorato dalla società, tanto che il credito sportivo ha battuto cassa al Comune in quanto garante. Ne è scaturito un contenzioso che è ancora aperto e con somme in ballo che potrebbero trascinare il Comune in dissesto, se dovesse essere costretto a onorare quei debiti non pagati. E si aggiunge adesso il rischio che questa operazione migranti possa far perdere totalmente valore al Parco degli Ulivi.
Lunedì consiglio comunale
La protesta di oggi segna l’inizio. C’era il sindaco di Saponara, Fabio Vinci, che sposa questa battaglia e resterà in prima linea accanto all’amministrazione di Villafranca. C’erano anche alcuni abitanti della zona preoccupati per quello che potrebbe comportare questa decisione. In attesa di capire quali saranno gli sviluppi, il consiglio comunale si riunirà lunedì mattina per una seduta urgente e straordinaria che sarà dedicata proprio a questo tema.
Abbiate almeno il coraggio di dire ciò che pensate realmente.
Non volete concedere la struttura perchè pensate che eventuali prossimi fruitori potrebbero essere distolti dall’utilizzarla in quanto insudiciata da migranti che si lavano poco, oppure che i migranti, contaminati dalle nostre abitudini, abbiano poco rispetto del bene pubblico e lo danneggino?