Il Comune di Messina si difende rispetto alla richiesta di annullamento da parte di una società
MESSINA – Non si rassegnano. Un gruppo di commercianti e cittadini si oppone all’isola pedonale permanente del viale San Martino. In particolare, ora una società, S. Martino Srl, chiede l’annullamento, con precedente sospensione dell’efficacia, della deliberazione della Giunta comunale di Messina che statibilisce l’isola pedonale permanente. La società ha fatto ricorso al Tar, Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione di Catania, contro la delibera che stabilisce di “istituire permanentemente l’area pedonale continua (tutti i giorni, h 24) nel tratto del Viale San Martino compreso tra le vie Ettore Lombardo Pellegrino e Santa Cecilia, a eccezione della sede tranviaria e delle intersezioni con le vie Maddalena e Santa Cecilia”.
La società S. Martino Srl chiede anche l’annullamento della delibera del Consiglio comunale del 17 giugno 2024 con la quale è stato approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). E, ancora, l’annullamento del decreto dell’assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia, che esprimeva parere favolrevole sulla base del parere di una Commissione tecnica specialistica, e della delibera della stessa Giunta Basile con la quale era stato approvato il Piano generale del traffico urbano.
A difendere il Comune di Messina sarà l’avvocato Santi Delia.
Non c’è nulla da fare. Non vogliamo crescere.
Non c’è nulla da fare.
Qualcuno che ragiona e lotta esisterà sempre.
I commercianti e residenti lo spiegano bene
Nel tratto Cairoli-S.Cecilia, serve prima fare i parcheggi multipiano (fosso), altrimenti il commercio non funziona.
Nel tratto S.Cecilia-Viale Europa, l’isola non serve, perché ucciderà commercio e viabilità.
Nel tratto Viale Europa-Villa Dante, non serve ancora di più, blocca un quartiere, impedisce commercio e viabilità.
Se verrà fatta un’isola nel modo previsto oggi, il centro città perderà commercio e vitalità.
Ma a vantaggio di cosa poi?
(Area pedonale è già Piazza Cairoli,
Il Viale è la strada principale che collega tutta la città e non può essere intasata, il commercio deve continuare ad esistere, e chi fa commercio deve essere ascoltato e garantito).
C’è poco da fare: a Messina la Terra è piatta.
Sere , le.ricordo che sul viale in assenza dell isola pedonale vige il divieto di sosta su ambo i lati .
Si è troppo abituati a non rispettare le regole che ormai si ragiona non tenendo conto delle stesse …
Le ricordo che sul viale era permessa la fermata.
Certo, il divieto di sosta… ma la fermata era consentita e oggi impunemente tolta.
Ma il Viale s. Martino è dotato di ampi marciapiedi per il passeggio e lo shopping perchè chiudere la strada che già la chiusura di piazza Cairoli ha notevolmente danneggiato il flusso del traffico Nord -Sud con caos continuo per non parlare di inquinamento; le strade da destinare a viali pedonali sono quelle parallele al viale S.Martino che sono con marciapiedi impraticabili per i pedoni e non interferiscono granchè con la circolazione cittadina. Ma perchè non guardare cosa hanno fatto altre grandi città per la pedonalizzazione Genova, Torino, Trieste i viali ampi e con marciapiedi sono rimasti aperti mentre le vie laterali sono state pedonalizzate.
L’isola pedonale è sacrosanta e giusta secondo me.
Spero vivamente che il.comune vinca il ricorso.
Io l’avrei ampliata ancora se possibile.
Quanto manca all’avvio della ZTL direttore?
Grazie