No ponte e Ddl sicurezza, corteo a Messina "contro la repressione"

No ponte e Ddl sicurezza, corteo a Messina “contro la repressione”

Redazione

No ponte e Ddl sicurezza, corteo a Messina “contro la repressione”

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sabato 26 Ottobre 2024 - 08:00

Appuntamento oggi a Largo Seggiola promosso da una rete di movimenti contro il provvedimento definito "anti Gandhi"

MESSINA – Contro il disegno di legge Sicurezza una manifestazione anche a Messina. Una rete di movimenti organizza il corteo oggi sabato 26 ottobre, alle 17, a Largo Seggiola, vicino a piazza Lo Sardo (ex piazza del Popolo). In primo piano il movimento No ponte (“Si vuole reprimere la nostra voce”). Approvato dalla Camera dei deputati e ora al vaglio del Senato, il Ddl prevede che chi blocca una strada o una ferrovia rischi il carcere fino a un mese. Se nel farlo si è in più persone riunite, si rischia la reclusione da sei mesi a due anni. Si tratta di una norma ribattezzata “anti-Gandhi” dall’opposizione (fonte Corriere della Sera).

Il movimento No ponte: “Si vogliono colpire tutte le pratiche di lotta”

Ecco cosa scrive il movimento No ponte: “Dopo la recente approvazione alla Camera, in questi giorni ha avuto inizio al Senato l’iter del ddl Sicurezza, un provvedimento normativo che ha la finalità di colpire tutte le pratiche di lotta che in questi anni sono state utilizzate dai movimenti in difesa dell’ambiente, contro le grandi opere, per i diritti sociali e civili, per il diritto alla casa, e dalle persone detenute che hanno alzato la testa ribellandosi alla disumanità di carceri e centri di permanenza per il rimpatrio.
Il ddl 1660, infatti, rappresenta un vero e proprio salto di qualità nelle strategie repressive del governo ed è evidente il tentativo di rimuovere il conflitto, e finanche il semplice dissenso, dalle dinamiche sociali. Con l’approvazione della nuova norma sarà il corpo stesso delle persone a essere considerato un’arma e ciò consentirà di inasprire fortemente le pene per chi intende resistere alla devastazione dei territori e al processo di impoverimento ormai generalizzato”.
“Si dice che non vengono messe in pericolo le forme pacifiche di protesta, ma non è così. Ciò che viene concessa è solo la semplice testimonianza, mentre si nega la possibilità di esercitare il diritto di decidere per gli abitanti dei territori, per i lavoratori, per gli studenti in lotta. Si vuole che esista solo l’esecutivo e che spariscano la società e le soggettività che in essa si organizzavano, ma la libertà dei popoli si è sempre espressa attraverso la capacità di disobbedire. E’ di questo spazio pubblico che il governo ha paura ed è per questo che si attiva per cancellarlo”.

“Si intende applicare il Ddl sicurezza nella lotta contro il ponte sullo Stretto”

“Nei nostri territori il Ddl sicurezza assume una particolare rilevanza per sua applicazione nell’ambito della lotta contro il ponte sullo Stretto. Contro un movimento che manifesta da decenni, e che ha già annunciato che continuerà a farlo anche in caso di apertura dei cantieri, vengono minacciati anni di carcere e imponenti pene pecuniarie. Anche il semplice annuncio della volontà di opporsi all’attività delle ruspe diventerebbe reato. È palese che si tratta del tentativo di mettere a tacere la voce degli abitanti dello Stretto che da anni si battono contro un’infrastruttura devastante e inutile. L’intento è terrorizzare la comunità, incutere timore, fare risuonare la voce della minaccia contro i cortei gioiosi e determinati dei no ponte”.
“Dappertutto si stanno moltiplicando le iniziative contro un provvedimento di tale gravità. Anche Messina si è già mobilitata e si accinge a dare vita ad una manifestazione che serva ad estendere la lotta e partecipare ad un movimento che abbia l’ambizione di bloccare il ddl”.

4 commenti

  1. Vai c’è il regime! Ma chi propone sta roba i centri sociali? Ahahahah

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  2. Contro chi? Parlate per Voi…. La gente di Messina non siete solo voi.. Minoranza

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  3. La libertà di protesta non si discute ma questi signori perché non si mettono nei panni di tutte quelle persone che pagano le conseguenze delle loro proteste allorché bloccano strade e ferrovie?

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  4. E alla mia di libertà , cittadino che può perdere il lavoro , presentarsi tardi ad un colloquio , che ha bisogno di andare all ospedale per un ciclo di dialisi o cose simili , chi ci pensa??
    Ci pensano i sorridenti manifestanti che decidono di bloccare una strada ,una ferrovia??
    Che manifestino quanto gli pare,lo facciano per tutto ciò che sentono sia giusto farlo , ma io sto dalla parte del cittadino che viene privato della propria libertà di muoversi, sto dalla parte di chi si trova l’auto scassata , la vetrina sfondata , la facciata di casa imbrattata e chi più ne ha più ne metta.
    Resistenza , bella ciao , e soliti slogan 2024/25 …ma fatemi il piacere..

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